🎄 ⚽ E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie ⚽ 🎄
| Informativa: Redatto con il supporto di Copilot (Microsoft AI). |
| 🏆 L’organizzazione arbitrale UEFA: dal Chief Refereeing Officer al Referees Committee ⚽ |
| ⚽ Dentro la macchina UEFA che decide chi arbitra in Champions League ⚽ |
In Champions League non esiste un “designatore” unico come in Italia: le designazioni arbitrali sono decise direttamente dalla UEFA, attraverso il Referees Committee, che assegna di volta in volta gli arbitri alle singole partite. Gli arbitri sono organizzati in squadre internazionali con assistenti, quarto ufficiale e addetti al VAR, scelti e coordinati dalla Commissione Arbitrale UEFA.
👔 Chi decide le designazioni
- UEFA Referees Committee: è l’organo che stabilisce quali arbitri dirigono le partite di Champions League. Non c’è un singolo “designatore” come avviene in Serie A con l’AIA, ma un gruppo di esperti che valuta forma, esperienza e prestazioni degli arbitri.
- Le designazioni vengono pubblicate ufficialmente sul sito UEFA e diffuse alla stampa poco prima delle gare.
⚖️ Come sono organizzati gli arbitri in Champions – Ogni partita ha una vera e propria “squadra arbitrale”:
- Arbitro principale: dirige la gara sul campo.
- Due assistenti: segnalano fuorigioco e altre situazioni di gioco lungo le linee laterali.
- Quarto ufficiale: gestisce sostituzioni, panchine e funge da supporto all’arbitro centrale.
- VAR e AVAR: controllano le immagini video da una sala dedicata, segnalando errori chiari e manifesti.
- Tutti i membri della squadra possono provenire da paesi diversi, anche se spesso si preferisce che assistenti e quarto ufficiale siano connazionali dell’arbitro centrale.
📊 Criteri di scelta
- Livello di esperienza: gli arbitri più esperti (come Turpin, Orsato, Makkelie, Vincic) vengono scelti per le partite più delicate.
- Prestazioni recenti: la UEFA monitora costantemente le performance nelle competizioni nazionali e internazionali.
- Neutralità: un arbitro non può dirigere squadre del proprio paese o partite che potrebbero creare conflitti di interesse.
- Rotazione: per garantire equità, gli arbitri vengono distribuiti tra le varie giornate e competizioni.
📌 Esempio pratico – Nella sesta giornata della Champions 2025:
- Inter–Liverpool → arbitro Felix Zwayer (GER), con assistenti tedeschi e VAR tedesco.
- Benfica–Napoli → arbitro Slavko Vinčić (SVN), assistenti sloveni, VAR tedesco e AVAR inglese.
- Juventus–Pafos → arbitro Jesús Gil Manzano (ESP), assistenti spagnoli, VAR e AVAR spagnoli.
In sintesi: non c’è un designatore unico, ma un comitato UEFA che assegna gli arbitri. Ogni partita è diretta da una squadra arbitrale internazionale composta da arbitro, assistenti, quarto ufficiale e VAR.
In ambito UEFA la figura equivalente al “designatore” italiano è il Chief Refereeing Officer, cioè il responsabile del settore arbitrale europeo.
📌 Evoluzione della carica
- Pierluigi Collina: è stato per anni il volto più noto della Commissione Arbitrale UEFA, ricoprendo il ruolo di Chief Refereeing Officer fino al 2018.
- Roberto Rosetti: gli è subentrato nel 2018, diventando il nuovo responsabile degli arbitri UEFA. Rosetti ha avuto un ruolo centrale nell’introduzione e nella gestione del VAR nelle competizioni europee.
- Oggi il Chief Refereeing Officer coordina il lavoro del UEFA Referees Committee, che decide le designazioni e supervisiona la formazione, la valutazione e la carriera degli arbitri internazionali.
⚖️ Funzioni principali del Chief Refereeing Officer
- Supervisione tecnica: stabilisce linee guida e interpretazioni uniformi delle regole del gioco.
- Designazioni: approva le scelte del Referees Committee per le gare UEFA (Champions, Europa League, Conference, Europei, ecc.).
- Formazione e valutazione: monitora le prestazioni degli arbitri e organizza corsi di aggiornamento.
- Innovazioni tecnologiche: guida l’introduzione di strumenti come VAR e goal-line technology.
🔄 Differenza con l’Italia
- In Italia c’è un designatore unico (oggi Gianluca Rocchi per la Serie A) che decide direttamente le designazioni.
- In UEFA invece la responsabilità è più collegiale: il Chief Refereeing Officer coordina, ma le decisioni passano dal Referees Committee.
Il Chief Refereeing Officer UEFA non è un organo collegiale: è una singola figura (oggi Roberto Rosetti) che guida e coordina il lavoro del UEFA Referees Committee. Questo comitato, invece, è composto da più membri e supporta il Chief Refereeing Officer nelle designazioni e nella gestione tecnica degli arbitri.
👔 Struttura del settore arbitrale UEFA
- Chief Refereeing Officer
- È il responsabile massimo degli arbitri UEFA.
- Attualmente ricoperto da Roberto Rosetti.
- Ha il compito di presiedere il Referees Committee, fissare la strategia tecnica e supervisionare designazioni, formazione e valutazioni.
- Referees Committee
- È composto da un chairman (il Chief Refereeing Officer), un deputy chair e vari membri.
- Include quattro Refereeing Officers, che sono figure di alto profilo ex arbitri internazionali.
- Attualmente i membri sono:
- Roberto Rosetti (Italia) – Chairman e Managing Director of Refereeing.
- Dagmar Damková (Repubblica Ceca) – Refereeing Officer.
- Vladimir Sajn (Slovenia) – Refereeing Officer.
- Björn Kuipers (Paesi Bassi) – Refereeing Officer.
- Carlos Velasco Carballo (Spagna) – Refereeing Officer.
⚖️ Compiti principali
- Designazioni: decidono quali arbitri dirigono le partite UEFA (Champions, Europa League, Conference, Europei).
- Valutazioni: monitorano le prestazioni degli arbitri e li classificano in categorie UEFA.
- Formazione: organizzano corsi e programmi di aggiornamento per arbitri, assistenti e osservatori.
- Sviluppo: promuovono la crescita degli arbitri nelle federazioni nazionali attraverso la UEFA Referee Convention.
👉 In sintesi: il Chief Refereeing Officer è una persona sola (oggi Rosetti), ma lavora insieme a un comitato di Refereeing Officers e membri del Referees Committee.

