E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
16 novembre 2025
| Unifil sotto il fuoco israeliano in Libano. Tel Aviv si giustifica: “Un incidente dovuto al maltempo” |
| Non ci sono militari feriti, né italiani coinvolti nell’attacco dell’esercito dello Stato ebraico |

Ancora una volta, l’esercito israeliano apre il fuoco sul contingente delle Nazioni Unite (Unifil). La forza Onu di interposizione nel sud del Libano è finita nel mirino dei tank israeliani, nella mattinata del 16 novembre.
Non ci sono militari feriti, né italiani coinvolti nell’attacco israeliano – È stata la stessa Unifil a comunicarlo con un post su X, in cui precisa che a sparare è stato un carro armato Merkava, da una postazione allestita da Israele in territorio libanese. Non ci sarebbero militari feriti né italiani coinvolti nell’attacco israeliano. L’Unifil ha precisato che “i colpi” sono “arrivati a circa cinque metri dai peacekeeper, che erano a piedi” e sono stati costretti a mettersi al riparo. Gli spari sarebbero avvenuti nel settore spagnolo, vicino a Khiam. “I caschi blu hanno chiesto alle Idf di cessare il fuoco tramite i canali di collegamento di Unifil – aggiunge una nota – Sono riusciti ad allontanarsi in sicurezza circa trenta minuti dopo, quando il carro armato Merkava si è ritirato all’interno della postazione delle Idf“.
Unifil: “Grave violazione della Risoluzione 1701” – L’Unifil ha sottolineato che “questo incidente costituisce una grave violazione della Risoluzione 1701”, che ha posto fine al conflitto del 2006 tra Israele e Hezbollah e ha anche costituito la base della tregua dello scorso novembre. Tale cessate il fuoco mirava a porre fine a oltre un anno di ostilità tra le parti, scoppiate dopo l’inizio della guerra di Gaza. In base all’accordo, Israele avrebbe dovuto ritirare le sue forze dal Libano meridionale, ma le ha mantenute in cinque aree che ritiene strategiche. Ha inoltre continuato a effettuare attacchi regolari in Libano, affermando principalmente di prendere di mira siti e operatori di Hezbollah.
Israele: “Caschi blu scambiati per sospetti a causa del maltempo” – L’incidente di domenica non è stato il primo in cui l’Unifil ha accusato Israele di mettere in pericolo le sue forze di pace. Ma Tel Aviv ha fornito la sua versione per spiegare il motivo per cui ha aperto il fuoco contro il personale Unifil. L’esercito israeliano ha ammesso in una nota di aver aperto il fuoco su due membri dell’Unifil nel Libano meridionale, ma di averlo fatto erroneamente, dopo averli identificati come una minaccia a causa delle cattive condizioni meteorologiche.
Nella nota, l’Idf ha spiegato di aver sparato ”colpi di avvertimento” contro i soldati dell’Onu a nord di Metula dopo averli classificati come sospetti, prima di confermarne l’identità. “Dopo un’analisi, è stato stabilito che i sospettati erano soldati delle Nazioni Unite che stavano effettuando un pattugliamento nella zona e che erano stati classificati come sospetti a causa delle cattive condizioni meteorologiche“, afferma l’esercito israeliano, aggiungendo che l’incidente è in fase di ulteriore esame. “Le Idf sottolineano che non hanno sparato deliberatamente contro i soldati Unifil e che la questione viene gestita attraverso i canali ufficiali militari“, aggiunge l’esercito israeliano.

