E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
31 ottobre 2025
| Lavoratori moldavi con documenti falsi sfruttati nei campi di zucche e meloni del Mantovano |
| Un imprenditore arrestato, un altro con il divieto di dimora: almeno 50 lavoratori con turni massacranti e vessazioni dei caporali |

Reclutavano cittadini moldavi “in stato di estremo bisogno” e li facevano arrivare in Italia, nel Mantovano, con documenti fasi in cui la loro nazionalità diventava romena o bulgara, per farli passare per cittadini comunitari e aggirare così il Decreto flussi. A quel punto li sfruttavano, con orari di lavoro massacranti – fino a 16 ore di turno al giorno –, caporali sempre all’erta per vigilare su di loro, e paghe da fame. Due imprenditori sono stati colpiti da misure cautelari emesse dal gip di Mantova dopo una lunga indagine da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo e di quelli del locale Nucleo ispettorato del lavoro che già aveva portato agli arresti due moldavi con le stesse accuse. Ai domiciliari è finito un imprenditore 39enne residente a Poggio Rusco (Mantova), mentre un altro di 56 anni, abitante a Bondeno (Ferrara), dovrà osservare il divieto di dimora nella provincia di Mantova.

Nelle loro aziende agricole che producono meloni e zucche mantovani, entrambi con il marchio Igp esportati anche all’estero, per guadagnare di più non avevano scrupoli nell’impiegare lavoratori stranieri giunti in Italia con un sistema che evitava loro di inserirsi nelle quote disciplinate dalla legge e a sottoporli a orari di lavoro massacranti oltre che dare loro alloggi fatiscenti e malsani di cui, comunque, dovevano pagare l’affitto. Ogni violazione delle regole imposte dai caporali prevedeva il licenziamento e il rimpatrio.
Loro complici erano i due imprenditori moldavi che provvedevano a far entrare clandestinamente i lavoratori: oltre 50 le persone che i carabinieri, con la collaborazione di Europol, hanno accertato essere entrate illegalmente in Italia grazie ai due moldavi. I due agivano anche da caporali perché organizzavano il lavoro dei clandestini, li spostavano da un’azienda all’altra facendosi pagare. I due imprenditori italiani erano già finiti sotto la lente dei militari quando il 14 ottobre scorso, dopo un anno di serrate indagini, furono arrestati i due moldavi. Gli imprenditori pare infatti che fossero i loro maggiori clienti. Il gip nei giorni scorsi li ha sottoposti ad interrogatorio preventivo, al termine del quale sono scattate le misure cautelari.

