E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
lunedì13 ottobre 2025
| I primi 7 ostaggi israeliani riabbracciano i familiari. Rilasciati gli altri 13 a sud di Gaza |
| articolo di agi: https://www.agi.it/estero/news/2025-10-13/guerra-gaza-israele-rilascio-ostaggio-33629985/ |
| Lo scambio è la prima tappa del piano presentato dal presidente americano per mettere fine alle ostilità: il ritorno dei 48 ostaggi israeliani, vivi o morti, e di 1.700 palestinesi arrestati a Gaza dall’ottobre 2023 |
AGI – Centinaia di bandiere di Israele con il nastro giallo divenuto, simbolo della mobilitazione per il rilascio degli ostaggi, e cartelli con i volti dei prigionieri nelle mani di Hamas. Così “Piazza degli Ostaggi” a Tel Aviv vive il momento atteso da 737 giorni: il rilascio dei propri cari
Lo scambio di ostaggi rappresenta la prima tappa del piano presentato dal presidente americano Donald Trump per mettere fine alle ostilità: il ritorno in Israele dei 48 ostaggi, vivi o morti, dovrà essere accompagnato dal rilascio da parte di Israele di 250 detenuti per “motivi di sicurezza“, tra cui molti condannati per attentati mortali contro Israele, e di 1.700 palestinesi arrestati a Gaza dall’ottobre 2023.
Sono arrivati a Khan Younis i veicoli della Croce rossa internazionale che prenderanno in consegna il secondo gruppo di ostaggi israeliani dalle mani di Hamas. Lo riferisce al Jazeera.
I sette ostaggi riabbracciano i familiari – I sette ostaggi rilasciati questa mattina da Hamas hanno potuto vedere finalmente i loro famigliari, per la prima volta dopo 783 giorni di prigionia. Lo riferiscono le televisioni israeliane.
Matan Angrest, i fratelli Gali e Ziv Berman, Alon Ohel, Eitan Mor, Omri Miran e Guy Gilboa-Dala sono arrivati alla base Reim dove saranno sottoposti a un primo controllo fisico. La stampa ha pubblicano le prime foto di alcuni degli ex ostaggi che emozionati, storditi, ma soprattutto felici parlanno con i soldati
Gli ostaggi arrivati a Reim – Sono arrivati alla base di Reim i primi sette ostaggi rilasciati quetsa mattina da Hamas. Lo riferisce il Times of Israel.
Matan Angrest, i fratelli Gali e Ziv Berman, Alon Ohel, Eitan Mor, Omri Miran e Guy Gilboa-Dala saranno sottoposti a un primo controllo fisico nel sito dell’esercito e incontreranno i loro famigliari per la prima volta dopo 783 giorni.
Aereo di Trump atterrato in Israele – L’Air Force One con a bordo Donald Trump è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv in Israele
Air Force One sorvola a bassa quota Piazza degli Ostaggi – L’aereo del presidente americano Donald Trump ha sorvolato a bassa quota la piazza degli Ostaggi a Tel Aviv poco prima di atterrare all’aeroporto Ben Gurion. A quanto riporta la stampa israeliana, e nei video circolati sui social media, l’Air Force One e’ sceso abbastanza per consentire al Presidente di vedere l’enorme scritta ‘Grazie Trump’ sulla spiaggia della citta‘, a ridosso della piazza.
Ad attendere Trump sulla pista c’erano il premier Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara, l’inviato speciale americano Steve Witkoff, cosi’ come la figlia di Trump Ivanka e suo marito Jared Kushner.
Gli ostaggi ancora con Hamas telefonano ai famigliari – Diversi ostaggi ancora nelle mani di Hamas hanno potuto chiamare i famigliari. “All’inizio ho rifiutato la telefonata perche’ non riconoscevo il numero. Sembrano a posto: la barba di David e’ un po’ piu’ bianca, ma va bene cosi‘. Ho detto loro che lo adoro“, ha raccontato Sylvia Cunio, madre di David e Ariel Cunio.
Anche Einav Zangauker ha parlato con suo figlio Matan: “La guerra e’ finita, stai tornando a casa“, gli ha detto.
E cosi’ Nimrod Cohen, che ha parlato con i suoi genitori per la prima volta in 2 anni.
Sul bus i 1.966 palestinesi da liberare – Tutti i 1.966 detenuti palestinesi usciti dalle prigioni israeliane sono saliti sugli autobus prima del loro rilascio, per lo scambio con gli ostaggi israeliani previsto dall’accordo di Sharm el Sheikh. Lo riferisce il Times of Israel citando anche l’agenzia Reuters.
Tra i detenuti ci sono 250 condannati per terrorismo che dovrebbero essere liberati dalla prigione di Ofer in Cisgiordania, anche se solo dopo che Hamas avra’ consegnato tutti gli ostaggi. Secondo i media arabi, le squadre della Mezzaluna Rossa palestinese sono entrate nella prigione per trasferire un prigioniero malato.
Trump assiste al rilascio dall’Air Force One – Il presidente americano Donald Trump ha assistito alla liberazione dei primi sette ostaggi israeliani dall’Air Force One che lo porta a Tel Aviv. “La storia mentre accade“, ha scritto la sua portavoce Karoline Leavitt sui social media, insieme a una foto della televisione che sull’aereo presidenziale trasmetteva immagini da Gaza e da Israele.
Hamas: “Rispetteremo l’accordo se anche Israele lo farà” – Hamas ha assicurato che rispetterà l’intera di Sharm el Sheikh, a patto che lo faccia anche Israele. “Assicuriamo il nostro impegno sull’accordo e sui relativi calendari, a condizione che Israele li rispetti“, si legge in una nota diffusa dai media.
“L’accordo che è stato raggiunto è il frutto della fermezza e della resistenza del nostro popolo“, si legge ancora nel comunicato delle Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas. “L’occupazione avrebbe potuto riportare la maggior parte dei suoi prigionieri vivi molti mesi fa, ma ha continuato a temporeggiare“, si sottolinea.
Il biglietto di Netanyahu: “Ti aspettavamo” – “Ti aspettavamo“. Così il primo ministro Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara hanno scritto a ciascuno degli ostaggi liberi da oggi, in un biglietto lasciato sul lettino che accogliera’ i rapiti negli ospedali dove saranno visitati. Lo ha riferito l’ufficio del premier. “A nome di tutto il popolo d’Israele, bentornato! Ti abbiamo aspettato. Ti abbracciamo. Sara e Benjamin Netanyahu“, si legge.
Il biglietto e’ parte del kit di benvenuto preparati dall’Autorita’ per gli ostaggi dell’ufficio del primo ministro e include vestiti, prodotti per l’igiene, un computer portatile, un cellulare e un tablet.
Ostaggi consegnati all’Idf – I sette ostaggi israeliani consegnati questa mattina da Hamas alla Croce Rosa sono sulla via per la consegna all’Idf. Lo riferiscono i media israeliani.
Rilasciati i primi 7 ostaggi israeliani – Sono stati rilasciati a Gaza i primi sette ostaggi israeliani che erano dal 7 ottobre 2023 nelle mani di Hamas. Lo ha annunciato la Croce Rossa, a quanto riportano media israeliani. I sette ostaggi sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa.
Croce Rossa sul posto – La Croce Rossa si sta recando in un punto di incontro nel nord della Striscia di Gaza dove diversi ostaggi saranno trasferiti sotto la sua custodia, ha riferito l’esercito israeliano in un comunicato. “Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) sono pronte a ricevere altri ostaggi, che dovrebbero essere trasferiti alla Croce Rossa in un secondo momento”, aggiunge la nota.
Hamas pubblica i nomi – L’ala armata di Hamas ha pubblicato un elenco di 20 ostaggi sopravvissuti detenuti a Gaza che dovrebbero essere liberati nell’ambito di un accordo raggiunto con Israele. Gli ostaggi citati dalle Brigate Ezzedine al-Qassam sul proprio canale Telegram fanno parte dei 48 prigionieri, sia vivi che deceduti, detenuti dai militanti palestinesi a Gaza. Nell’ambito dell’accordo” di cessate il fuoco e “per lo scambio di prigionieri, le Brigate al-Qassam hanno deciso di liberare i seguenti prigionieri sionisti vivi”, si legge in un comunicato del gruppo armato che pubblica l’elenco dei nomi dei venti ostaggi. Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Matan Engerst, Eitan Mor, Gali Berman, Ziv Berman, Omri Miran, Alon Ohel, Guy Gilboa-Dalal, Rom Breslavsky e Ariel Cune. Questi i nomi che compaiono sulla lista.
La visita di Donald Trump in Israele e le sue dichiarazioni – Donald Trump è atteso in Israele alle 6,20 circa. Dopo uno scambio con Netanyahu, parlerà davanti al Parlamento e incontrerà i famigliari degli ostaggi. “La guerra è finita. D’accordo? Lo capite?“, ha dichiarato il presidente americano ai giornalisti al momento di lasciare gli Stati Uniti. Da parte sua, Netanyahu ha affermato che Israele ha ottenuto “vittorie immense, vittorie che hanno stupito il mondo intero. Devo dirvi che la lotta non è finita“, ha tuttavia aggiunto il premier israeliano in un discorso televisivo.
Vertice di pace a Sharm el-Sheikh e futuro di Gaza – Dopo il suo breve soggiorno in Israele, Trump si recherà a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per copresiedere insieme al suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi un “vertice per la pace a Gaza“, alla presenza dei leader di oltre 20 paesi e del segretario generale dell’ONU Antonio Guterres. La governance della Striscia di Gaza, devastata da due anni di guerra, sarà uno dei temi in discussione. I paesi mediatori dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza dovranno firmare un documento che ne garantisca l’applicazione, ha indicato una fonte diplomatica secondo cui questi paesi saranno gli Stati Uniti, l’Egitto, il Qatar e probabilmente la Turchia. Nessun responsabile israeliano parteciperà al viaggio, né tantomeno Hamas. L’Iran, da tempo sostenitore di quest’ultimo, è stato invitato ma non parteciperà.
Il piano americano per la Striscia di Gaza – Parallelamente al ritiro graduale già avviato dell’esercito israeliano, che mantiene il controllo del 53% della Striscia di Gaza, il piano americano prevede in una fase successiva che Hamas sia escluso dal governo della Striscia di Gaza, dove ha preso il potere nel 2007, e che il suo arsenale sia distrutto. Secondo il piano americano, il governo sarebbe affidato a “un comitato palestinese tecnocratico e apolitico” posto “sotto la supervisione e il controllo di un nuovo organo internazionale di transizione” guidato da Trump.
| Chi sono i 20 ostaggi ancora vivi |
| articolo di agi: https://www.agi.it/estero/news/2025-10-13/chi-sono-i-20-ostaggi-israeliani-vivi-33633914/ |
| Sono tutti uomini: perlopiù civili ma anche soldati. La loro vita è ferma dal 7 ottobre 2023 |
AGI – L’ala armata di Hamas ha pubblicato un elenco di 20 ostaggi sopravvissuti detenuti a Gaza che dovrebbero essere liberati nell’ambito di un accordo raggiunto con Israele. Gli ostaggi citati dalle Brigate Ezzedine al-Qassam sul proprio canale Telegram fanno parte dei 48 prigionieri, sia vivi che deceduti, detenuti dai militanti palestinesi a Gaza.
“Nell’ambito dell’accordo” di cessate il fuoco e “per lo scambio di prigionieri, le Brigate al-Qassam hanno deciso di liberare i seguenti prigionieri sionisti vivi”, si legge in un comunicato del gruppo armato che pubblica l’elenco dei nomi dei venti ostaggi.
I nomi
- Bar Kuperstein,
- Eviatar David,
- Yosef Haim Ohana,
- Segev Kalfon,
- Avitan Or,
- Elkana Buchbot,
- Maxim Harkin,
- Nimrod Cohen,
- Matan Tsengauker,
- David Cuneo,
- Eitan Horn,
- Matan Engerst,
- Eitan Mor,
- Gali Berman,
- Ziv Berman,
- Omri Miran,
- Alon Ohel,
- Guy Gilboa-Dalal,
- Rom Breslavsky
- Ariel Cune.
| Trump è in Israele. “L’accordo è la cosa più grande in cui sia mai stato coinvolto” |
| articolo di agi: https://www.agi.it/estero/news/2025-10-13/trump-israele-visita-lampo-accordo-hamas-33624381/ |
| Missione di appena quattro ore per il presidente americano che poi lascerà Tel Aviv alla volta di Sharm el Sheikh |
AGI – Il presidente americano Donald Trump è arrivato in Israele. La visita durerà sole quattro ore.
Rompendo il protocollo, Donald Trump ha voluto che Benjamin Netanyahu e la moglie salissero a bordo del veicolo presidenziale (noto come ‘La Bestia‘) per raggiungere insieme Gerusalemme dove i due leader avranno un incontro riservato prima di raggiungere la Knesset. Di fronte ai parlamentari interverranno gli stessi Trump e Netanyahu oltre al leader dell’opposizione Lapid.
Il presidente degli Stati Uniti e il primo ministro israeliano sono stati immortalati in una conversazione animata a bordo dell’auto di Trump dopo la cerimonia di benvenuto all’aeroporto israeliano Ben Gurion, dove il tycoon e’ stato accolto dal presidente Yitzhak Herzog e dalla moglie Michal, dal primo ministro e dalla moglie Sara, oltre che dall’inviato statunitense Steve Witkoff, dal genero di Trump, Jared Kushner e dalla figlia Ivanka. “Benedetti gli operatori di pace” ha detto a Trump il presidente Herzog.
“La cosa più grande in cui sia mai stato coinvolto” – L’accordo di Sharm el Sheikh per Gaza potrebbe essere per Donald Trump il suo più importante successo diplomatico. Il presidente americano lo ha sottolineato in un’intervista all’emittente israeliana Canale 12. “Questa potrebbe essere la cosa più grande in cui sia mai stato coinvolto“, ha detto nell’intervista fatta mentre era ancora sull’Air Force 1. Alla domanda su quale sara’ il suo messaggio al popolo israeliano nel discorso che fara‘ in mattinata alla Knesset, Trump ha risposto: “Amore e pace per sempre“.
Il programma – Trump sarà accolto alle 9:20 ora locale all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal presidente Isaac Herzog. Alle 10:15, il Presidente avrà un colloquio con Netanyahu nell’ufficio del primo ministro alla Knesset. Alle 10:45 incontreranno insieme le famiglie degli ostaggi.
Incontro alla Knesset – Alle 11:00, Trump, Netanyahu, il presidente della Knesset Amir Ohana, e il leader dell’opposizione Yair Lapid parleranno davanti a tutti i deputati.
Firma dell’accordo Israele-Hamas – Alle 13:00 Trump lascerà Israele, salutato di nuovo da Herzog e Netanyahu, alla volta di Sharm el Sheikh dove co-presiederà con l’omologo egiziano Abdel Fattah al Sissi la cerimonia di firma dell’accordo tra Israele e Hamas.
Quarto presidente Usa a ricevere la medaglia di Israele – Il presidente israeliano Isaac Herzog consegnerà a Donald Trump la Medaglia d’Onore Presidenziale Israeliana, la più alta onorificenza civile del Paese. Il premio riconosce gli sforzi di Trump per ottenere il rilascio degli ostaggi. Herzog informerà Trump della decisione durante il loro incontro alla Knesser e la medaglia verrà consegnata nei prossimi mesi.
Tra gli statunitensi che hanno ricevito l’onorificienza ci sono l’ex segretario di Stato Henry Kisinger, gli ex presidenti Bill Clinton, Barack Obama e Joe Biden e il regista Steven Spielberg. A ricevere la medaglia anche l’ex presidente italiano, Giorgio Napolitano e l‘ex cancelliera tedesca Angela Merkel.
La Medaglia Presidenziale è stata conferita per la prima volta il 1 marzo 2012 dall’allora presidente, Shimon Peres, ed è stata consegnata in due anni a 26 persone “che hanno dato un contributo eccezionale allo Stato di Israele o all’umanità, attraverso il loro talento, i loro servizi o in qualsiasi altra forma“. La medaglia, ispirata alla Legion d’Onore francese, è stata disegnata da Yossi Matityahu e include un versetto del Libro di Samuele, che si puo’ tradurre liberamente come “testa e spalle sopra il resto“. Isaac Herzog ha ripristinato l‘istituzione della medaglia nel 2022. Sotto Herzog, la decorazione è stata ribattezzata Medaglia Presidenziale d’Onore Israeliana.

