E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Mercoledì 24 settembre 2025
| Flotilla denuncia nuovo attacco di droni: “Barca danneggiata da ordigni a largo di Creta” |
| Prese di mira le imbarcazioni in coda alla spedizione che fa rotta verso Gaza, tra cui quella su cui viaggiano i parlamentari italiani: “Il governo intervenga” |
Torna sotto attacco la Global Sumud Flotilla. Diversi droni hanno sganciato una serie di ordigni nei pressi delle 43 barche della flotta che si sta dirigendo verso Gaza e adesso naviga al largo di Creta. A essere prese di mira sono state le imbarcazioni in coda alla spedizione, fra cui la Karma su cui viaggiano i parlamentari del Pd.
Secondo le prime informazioni, vicino ad alcune sarebbero state sganciate delle granate stordenti, la Zefiro invece sarebbe stata colpita direttamente e avrebbe riportato danni all’albero. I primi video che arrivano dalla flotta confermano che l’allarme lanciato dagli equipaggi. Il ronzio dei droni in volo, che da giorni ormai accompagna le barche che fanno rotta verso la Striscia, diventa sempre più forte, poi la notte è rotta da un’esplosione.
“Cinque barche sono state colpite da un ordigno, potete sentire distintamente il suono delle esplosioni anche adesso mentre parlo – dice in un video pubblicato su Instagram Yasemin Acar, del comitato direttivo – al momento non sappiamo con certezza quali imbarcazioni siano state colpite. Date l’allarme, siamo in acque internazionali, non trasportiamo armi ma aiuti, è Israele che sta uccidendo migliaia di persone, che le sta affamando, sono i nostri Paesi che stanno permettendo tutto questo, politicamente e fornendo armi”.
Su tutte le barche è scattato l’allarme. A bordo, tutti hanno indossato i giubbotti di salvataggio, pronti a qualsiasi emergenza. “Siamo sovrastati da decine di droni che continuano a sorvolarci in maniera aggressiva, alcuni hanno lanciato degli ordigni sulle barche, altri hanno sganciato granate stordenti”, spiega Maria Elena Delia, la portavoce italiana della Flotilla.
“Esplosioni, droni non identificati e interferenze nelle comunicazioni. Stiamo assistendo in prima persona a queste operazioni psicologiche, proprio ora, ma non ci lasceremo intimidire”, dicono da bordo. “Ogni tentativo di intimidirci non fa che rafforzare il nostro impegno. Non ci lasceremo mettere a tacere. Continueremo a navigare”.
L’allarme è stato subito rilanciato dai centri di controllo che da terra seguono la Flotilla. E a tutti arriva l’invito a mandare email di protesta ai ministeri degli Esteri di tutti 44 Paesi di provenienza dei membri dell’equipaggio. “Chiediamo con urgenza un’immediata presa di posizione pubblica di condanna questi attacchi, la protezione dei partecipanti da parte delle istituzioni internazionali, pressione diplomatica e politica sui responsabili per fermare queste azioni illegali”, si legge nel testo. “Se qualcuno dovesse essere ferito o ucciso, si tratterebbe di un ulteriore crimine di guerra da aggiungere alla lunga lista di violazioni già commesse. È fondamentale che governi, istituzioni e organizzazioni internazionali intervengano ora, prima che sia troppo tardi”.

