E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Mercoledì 10 settembre 2025
| Proteste in Francia: 295 arresti e scontri a Parigi e altre città |
| Mentre Macron insedia il nuovo Primo Ministro |

Giornata di forti tensioni politiche e sociali in Francia, con massicce proteste antigovernative che hanno fatto da sfondo all’insediamento del nuovo primo ministro, Sébastien Lecornu, il quinto nominato in due anni da Emmanuel Macron.
Il ministero dell’Interno francese ha reso noto che da questa mattina sono stati registrati almeno 327 arresti in tutto il Paese nell’ambito delle manifestazioni indette dal movimento ’Bloquons Tout’. Lo riporta l’emittente Bfmtv. In una conferenza stampa, Laure Beccuau, procuratrice generale di Parigi, ha riferito che nella capitale sono stati registrati 199 arresti, 99 dei quali hanno portato alla custodia cautelare da parte della polizia.
Lecornu, fedelissimo del presidente e fino a ieri ministro della Difesa, ha assunto ufficialmente l’incarico a mezzogiorno, incontrando il suo predecessore Francois Bayrou, sfiduciato dall’Assemblea Nazionale lunedì per il piano di rigore volto a ridurre il deficit.
Nel suo primo giorno a Matignon, Lecornu ha promesso una “rottura profonda” con il passato, dichiarando che presenterà nei prossimi giorni la sua visione politica, che – a suo dire – sarà diversa “non solo nel metodo, ma nella sostanza”. Tuttavia, la strada si preannuncia in salita: il partito della sinistra radicale France Insoumise (LFI) ha già annunciato una mozione di sfiducia, al momento senza il sostegno di altri gruppi parlamentari.
Intanto, le piazze di tutta la Francia si sono riempite di manifestanti, in segno di opposizione al presidente Macron e alla sua linea di governo. La mobilitazione, lanciata da una coalizione informale di gruppi di sinistra ha portato a circa 300 arresti e a scontri tra dimostranti e forze dell’ordine. Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau ha parlato di “tolleranza zero” verso ogni forma di violenza, ordinando la mobilitazione di 80.000 agenti su tutto il territorio.

Il tentativo di “bloccare tutto”, come annunciato dagli organizzatori, è riuscito solo in parte. Treni ad alta velocità e metropolitana a Parigi hanno funzionato regolarmente, ma numerose scuole sono state bloccate, così come diverse strade, linee ferroviarie e caselli. A Parigi, i manifestanti hanno alzato barricate con cassonetti, bloccato licei, ostacolato il traffico e lanciato rifiuti contro la polizia. In mattinata, circa 1.000 persone hanno cercato di entrare nella Gare du Nord, ma sono state respinte dalle forze dell’ordine.
Altre città hanno vissuto momenti di forte tensione. A Lione, i manifestanti hanno bloccato una via principale e dato fuoco a cassonetti. A Nantes, la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere la folla. A Marsiglia, circa 200 manifestanti sono stati fermati mentre cercavano di bloccare una delle arterie principali della città.
Chiuso Museo d’Orsay e parte del Louvre – Chiuso a Parigi il Musée d’Orsay nonché una parte del Museo del Louvre. “A causa di un movimento sociale nazionale il Musée d’Orsay è chiuso oggi 10 settembre. Vi preghiamo di scusarci per il disagio”, si legge in un messaggio pubblicato sul profilo X della celebre istituzione parigina che ospita i capolavori dell’Impressionismo. Un simile messaggio è stato pubblicato sui social del Louvre: “Cari visitatori, a causa di un movimento sociale alcune sale del Museo del Louvre sono eccezionalmente chiuse” scrive il museo più grande al mondo, aggiungendo che anche il piccolo Museo Delacroix, che dipende dal Louvre, è stato chiuso oggi a causa delle proteste. Disagi anche alla Biblioteca Nazionale di Francia (Bnf), con la limitazione degli orari di alcuni spazi come la Salle Labrouste, sprangata per tutto il pomeriggio.

