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Mercoledì 10 settembre 2025
| Oltre 10 droni russi abbattuti in Polonia, è atto di aggressione”: colpiti edifici residenziali |
| Ripetute violazioni dello spazio aereo, in volo anche jet italiani. Aeroporti chiusi e detriti sulle case. Il premier Tusk accusa Mosca: “La più grande provocazione di sempre, ora riunione Nato”. L’Ue: “Non è stato un incidente” |

All’alba gli abitanti di Wyryki, nella regione di Lublino, sono stati svegliati da un boato. Sul centro della città polacca un F16 di Varsavia ha abbattuto un drone da combattimento russo: ne danno notizia i media locali. I detriti sono caduti direttamente su un edificio residenziale, distruggendone completamente il tetto, a pochi passi da una scuola elementare. Secondo le autorità, nessuno è rimasto ferito nell’incidente.

Un altro drone è stato abbattuto nella zona di Krzywowierzba, circa 15 km a sud-est di Wyryk. Dalle prime immagini che arrivano dalla Polonia si possono distinguere chiaramente i resti di un drone “Gerbera”, una versione più economica e semplificata dei droni Shahed iraniani, usati dalla Russia contro l’Ucraina per missioni kamikaze e come esca per le difese aeree, ma anche come ricognitori.
Droni russi sulla Polonia – La Polonia è in allerta massima dopo che sono state segnalate “ripetute violazioni” dello spazio aereo da parte della Russia, nel corso di un massiccio attacco in Ucraina: circa 415 droni di vario tipo e più di 40 missili da crociera e balistici sono stati lanciati dalla Federazione Russa. Secondo quanto riferito dal premier polacco, Donald Tusk, per 19 volte sarebbe stato violato lo spazio aereo polacco: la prima volta intorno alle 23:30 di martedì, l’ultima intorno alle 6:30 di oggi mercoledì 10 settembre 2025
Come risposta allo sconfinamento di almeno una decina di droni oltre i confini ucraini, i caccia della Polonia e F35 olandesi si sono levati in volo e hanno abbattuto alcuni droni. A dare la notizia è lo stesso il premier polacco. Nell’operazione coinvolti anche AWACS italiani che – insieme ai sistemi di difesa aerea Patriot – hanno rilevato i droni russi tramite radar.

I resti di un altro drone d’attacco russo Shahed sono stati trovati nei pressi del villaggio di Czosnówka, nella Polonia orientale, a circa 30 chilometri dal confine con la Bielorussia.
Il comando delle forze armate polacche ha denunciato quello che ha definito un “atto di aggressione che ha rappresentato una vera minaccia per la sicurezza dei cittadini” e “una violazione dello spazio aereo senza precedenti“.

Secondo alcune indiscrezioni la Polonia starebbe valutando la possibilità di invocare l’articolo 4 della NATO, che prevede formalmente consultazioni urgenti presso il Consiglio Nord Atlantico. L’articolo prevede infatti che qualsiasi Stato membro dell’Alleanza può avviare una riunione se ritiene che la sua integrità territoriale, la sua indipendenza politica o la sua sicurezza siano minacciate.
Il portavoce della Nato ha spiegato che durante una riunione del Consiglio – già prevista per oggi – si parlerà di quanto successo in Polonia.
Polonia in allerta: abbattuti droni russi – Il ministero della Difesa di Varsavia ha riferito che droni russi sono entrati nella notte nello spazio aereo della Polonia, minacciando la città di Zamosc e le province orientali di Masovia, Podlachia e Lublino. Tra gli obiettivi l’aeroporto di Rzeszów, che è stato chiuso: è il principale hub logistico per il rifornimento di armi all’Ucraina.
Sono quindi scattate le operazioni di difesa. Le autorità hanno esortato i residenti a rimanere in casa. Chiusi quattro aeroporti, tra cui lo Chopin di Varsavia, il principale scalo del Paese.
Il premier Tusk: “Siamo in costante contatto con il comando della Nato“. Contestualmente sono in corso le “ricerche a terra di droni abbattuti“.

L’abbattimento degli Shahed segna una nuova fase nella guerra della Russia contro l’Ucraina. È la prima volta che un paese Nato si scontra direttamente con mezzi militari russi. Solo ieri la Polonia aveva annunciato la chiusura del confine bielorusso a causa delle esercitazioni militari di Russia e Bielorussia.
L’Ue: “Non è stato un incidente” – “Abbiamo assistito alla violazione dello spazio aereo europeo più grave da parte della Russia dall’inizio della guerra in Ucraina. Le indicazioni suggeriscono che sia stata intenzionale, non accidentale”. Così l’alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera e di sicurezza.
Il senatore repubblicano statunitense Joe Wilson ha accusato la Russia di aver dichiarato guerra alla Polonia e ha chiesto di fornire all’Ucraina armi per colpire all’interno della Russia “La Russia sta attaccando un alleato della NATO, la Polonia, con droni iraniani meno di una settimana dopo che il presidente Trump ha ospitato il presidente Nawrocki alla Casa Bianca. Questo è un atto di guerra“, ha scritto Wilson che ha esortato l’amministrazione Trump a rispondere immediatamente con sanzioni severe per paralizzare la macchina da guerra russa e a fornire urgentemente all’Ucraina armi in grado di colpire il territorio russo.
Kiev: “Attacco russo è atto deliberato” – Secondo l’Ucraina quanto avvenuto è un atto deliberato della Russia “per testare il sistema di possibili risposte occidentali e dimostrare che non esiste“. Lo afferma il consigliere di Zelensky, Michail Podolyak.

