E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Sabato 02 agosto 2025
| Strage di Bologna, 45 anni dall’attentato in stazione: cosa è successo, le indagini e le condanne |
| Alle 10:25 del 2 agosto 1980 l’esplosione che provocò la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200 |

Quarantacinque anni fa, il 2 agosto 1980 alle 10:25, nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione Centrale di Bologna affollata di persone un ordigno venne fatto esplodere causando la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200. Fu l’ultimo e il più grave attentato terroristico degli anni di piombo in Italia. La deflagrazione colpì in pieno il treno Ancona-Chiasso, in sosta sul primo binario, e fece crollare una trentina di metri di pensilina, oltre alle strutture sopra le sale d’attesa. “Signori, non ho parole – disse l’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini, parlando con i giornalisti -, siamo di fronte all’impresa più criminale che sia avvenuta in Italia”. La città, guidata dal sindaco Renato Zangheri, si trasformò in una macchina dei soccorsi: medici, vigili del fuoco, forze dell’ordine, volontari lavorarono senza sosta per soccorrere i feriti, coprire le vittime e dare assistenza alle famiglie. L’autobus numero 37 si trasformò in un carro funebre.

Le indagini e le prime condanne – La prima ipotesi è che, a innescare l’esplosione, sia stato un malfunzionamento nel reparto caldaie, ma non regge a lungo e si inizia, poco dopo, a vagliare la pista dell’attentato terroristico. La fase d’indagine e quella processuale sono caratterizzate da depistaggi e omissioni: si arriva a una prima sentenza definitiva solo nel 1995, con la conferma in Cassazione dell’ergastolo di due degli esecutori materiali della strage, i Nar Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. Nel 2007 si aggiunse la condanna di Luigi Ciavardini e successivamente quella di Gilberto Cavallini. Dalle carte processuali vengono fuori i rapporti tra la loggia massonica P2, apparati deviati dello stato e servizi segreti.
L’ultima condanna lo scorso luglio – L’ultima condanna è diventata definitiva in Cassazione solo lo scorso primo luglio, mettendo fine a uno dei capitoli più lunghi e dolorosi della storia giudiziaria italiana. I giudici della Suprema Corte hanno reso definitiva la condanna all’ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, considerato il “quinto uomo” della strage ritenuto colpevole in concorso nell’attentato della stazione. La sesta sezione penale della Suprema Corte ha confermato anche le altre due condanne: sei anni per depistaggio all’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel e quattro anni a Domenico Catracchia, amministratore di immobili in via Gradoli a Roma, imputato per false dichiarazioni al pubblico ministero.
“Ormai la storia è chiara ed è scolpita nel marmo della giustizia. La Loggia Massonica P2, apparati dello Stato, servizi segreti e ambienti politici della destra di allora sono le menti perverse e criminali dietro al più grande attentato nella storia italiana dal dopo guerra, eseguito da terroristi neri”, ha commentato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ricorda come “la bomba fascista alla stazione”, oltre ai morti e ai feriti, ha segnato “per sempre le vite di intere generazioni. Ora sappiamo la verità ed è stata scritta in una pagina indelebile della storia repubblicana”.
Oggi il corteo commemorativo a Bologna – In occasione del 45esimo anniversario della strage, si terrà a Bologna oggi 2 agosto un corteo commemorativo in memoria delle vittime. Il percorso del corteo, si legge sul sito web del Comune di Bologna, sarà: via Ugo Bassi, via Marconi, Piazza dei Martiri, via Amendola, viale Pietramellara, per giungere in piazza delle Medaglie d’Oro presso la stazione ferroviaria, dove alle 10 avrà inizio il momento commemorativo sottolineato alle 10.25 dal triplice fischio del treno, seguito dal minuto di silenzio in memoria delle vittime. Prima, nel cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio, il sindaco Lepore incontra i familiari delle vittime insieme alle massime autorità: presenti Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980, Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca.

