E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Venerdì 27 giugno 2025
| Con il torace schiacciato, scaricato per strada dopo un incidente sul lavoro |
| S.N. marocchino di 29 anni era caduto da 7-8 metri facendo opere su un tetto. L’immobile in questione è a Mira, in via Maestri del Lavoro, al rifacimento della copertura stava lavorando una ditta con titolare straniero. Il ferito è in prognosi riservata |
Il sospetto che il giovane con il torace schiacciato, trovato a una fermata del bus a Mestre mercoledì, fosse stato scaricato dopo un incidente sul lavoro era fondato. I carabinieri chiamati dal Pronto soccorso dell’ospedale all’Angelo dopo la segnalazione dei passanti, hanno verificato che l’uomo, S.N. marocchino di 29 anni, era caduto dall’alto facendo dei lavori su un tetto. L’immobile in questione è a Mira, in via Maestri del Lavoro, dove ha messo la sua sede l’attività delle lavanderie industriali. Il legame tra i lavori sulla copertura dell’edificio e la lavanderia stessa li stanno ancora accertando i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro (Nil). A quanto risulta, sarebbe stata chiamata una ditta esterna con proprietario straniero per l’appalto di rifacimento del tetto che presentava delle infiltrazioni. Ad affidare i lavori avrebbe provveduto la proprietà dell’immobile che è diversa da quella delle lavanderie. Perché queste ultime gestiscono solamente l’impresa su quelle mura, mentre lo stabile è di altrui proprietà. Le lavanderie di via Maestri del Lavoro a Giare di Mira non chiariscono se abbiano commissionato o no quegli interventi. Può darsi avessero segnalato i problemi al tetto concordando le opere con la proprietà.
Comunque, sulla ditta terza che avrebbe avviato un “cantiere” sul tetto – sono appena visibili gli allestimenti – stavano facendo accertamenti i militari del Nil, così come sull’esistenza di un contratto di lavoro per l’uomo salito su una macchina dopo l’incidente e scaricato sulla Castellana sotto alla tettoia di una fermata dell’autobus con le costole rotte, traumi al torace e lesioni. Ora il 29enne marocchino è ricoverato in reparto a Mestre, in prognosi riservata, e ancora sotto osservazione. I passeggeri del bus lo hanno trovato seduto, non steso sulla panca. Non parlava in lingua italiana né poteva rispondeva quando gli hanno chiesto: “Sei ferito? Ti è successo qualcosa?“. Però faceva capire di avere dei dolori al petto e mostrava le lesioni sul corpo. I passanti hanno capito che stava male e hanno chiamato il Suem 118. L’uomo, trasferito al Pronto soccorso dell’Angelo è stato raggiunto dai carabinieri allertati dai medici perché quei traumi da caduta e schiacciamento poco avevano a che fare con un malore e davano l’impressione di essere i segni di un incidente. Cercando di comunicare con il marocchino ferito, attraverso un interprete e per come poteva, visto che era in stato confusionale, i carabinieri hanno avviato le indagini risalendo a via Maestri del Lavoro a Mira, da dove un’auto era partita con lui a bordo per poi lasciarlo ferito alla fermata.
Ora l’uomo è sotto osservazione, ricoverato in reparto. Il trauma al torace comporta controlli ai polmoni e a tutti gli organi interni coinvolti nella caduta, che potrebbe essere avvenuta almeno da sette o otto metri d’altezza: l’equivalente di un secondo piano. Sempre dalle prime informazioni, mentre lavorava non avrebbe avuto protezioni né ci sarebbe stata un’impalcatura a garantire la sicurezza, ma su questo i carabinieri stanno facendo delle valutazioni in base al tipo di lavoro. Per ora tutta l’area dei lavori sul tetto è stata sospesa per irregolarità. Il sindaco di Mira, Marco Dori, che ha espresso preoccupazione e indignazione ha fatto sapere che si attiverà per capire le varie responsabilità. «Siamo di fronte a un misto esplosivo di illegalità, sfruttamento e disprezzo per la dignità umana – hanno commentato i sindacati Cgil, Cisl e Uil e il Partito Democratico – È una scena disumana e un’umiliazione per il lavoro che non possiamo accettare».

