Terremoto tra Calabria e Sicilia. Una scossa di magnitudo 3.4è avvenuta nella zona dello Stretto di Messina intorno alle 21.23 di questa sera, giovedì 13 marzo: l’epicentro è stato localizzato in mare al largo di Pellaro dalla sala sismica Ingv di Roma.
La scossa di terremoto di magnitudo 3.4 è stata registrata alle 21.23. In particolare l’epicentro è stato individuato in mare davanti a Pellaro, quartiere sud di Reggio Calabria, a 14 chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita, oltre che a Reggio anche in alcuni comuni della provincia. Al momento secondo quanto riferito dai vigili del fuoco e dai carabinieri, non sono giunte richieste di soccorso.
La manifestazione di Roma del 15 marzo 2025 si configura come un termometro del dibattito sull’Europa in Italia: il fronte pro-Ue si mobilita contro populismi e sovranismi
La manifestazione “Una Piazza per l’Europa” nasce dall’appello pubblico lanciato dal giornalista e scrittore Michele Serra sulle pagine di La Repubblica. Serra ha proposto un grande raduno apartitico per riaffermare i valori fondanti dell’Unione europea, invitando cittadini, amministratori locali, sindacati e movimenti civici a unirsi sotto un’unica bandiera: quella dell’Europa. L’idea ha raccolto un ampio consenso e si è trasformata in un evento nazionale, che si terrà sabato 15 marzo 2025 a Roma. «Quella di sabato», ha commentato recentemente Serra ai microfoni di Radio2, «sarà una manifestazione per l’Europa fatta di cittadini. Sarà la piazza di quelli che non sanno cosa fare, ma che vogliono esserci e chiedersi che cosa devono fare sul tema della pace e della difesa». Sul futuro dell’Europa.
Manifestazione Roma 15 marzo 2025: orari e percorso – La manifestazione si terrà sabato 15 marzo 2025 a Roma. L’appuntamento è fissato alle ore 15:00 in Piazza del Popolo, nel centro della capitale. Si tratta di una manifestazione in forma statica: i partecipanti si riuniranno direttamente in piazza, senza un corteo itinerante. L’evento dovrebbe protrarsi per tutto il pomeriggio. Le autorità prevedono infatti un impatto sulla viabilità indicativamente dalle 15 fino alle 20 nelle vie attorno a Piazza del Popolo. Punto di ritrovo e conclusione coincidono quindi con Piazza del Popolo, che sarà il teatro dell’intera manifestazione. Le strade circostanti (ad esempio l’area del Muro Torto, Piazzale Flaminio e il tratto limitrofo di Lungotevere) potranno subire chiusure temporanee durante lo svolgimento dell’evento. Non sono previste bandiere di partito nel corteo, in linea con l’appello degli organizzatori a portare solo bandiere europee come simbolo comune.
Le adesioni alla manifestazione del 15 marzo 2025: chi c’è e chi non andrà – La mobilitazione ha raccolto un ampio fronte di adesioni trasversali nel mondo politico, istituzionale e civile. Di seguito i principali nomi e gruppi che hanno confermato la partecipazione, nonché alcune assenze significative con relative motivazioni:
Sindaci di tutta Italia – Numerosi primi cittadini, sia di centrosinistra che di centrodestra, hanno sottoscritto l’appello e saranno in piazza. Tra questi figurano i sindaci di Roma (Roberto Gualtieri), Milano (Beppe Sala), Napoli (Gaetano Manfredi), Bologna (Matteo Lepore), Firenze (Sara Funaro), Venezia (Luigi Brugnaro), Palermo (Roberto Lagalla) e molti altri. L’adesione dei sindaci – provenienti da diversi schieramenti politici – testimonia il carattere apartitico dell’evento (lo slogan è “Tante città, un’unica voce”).
Leader ed esponenti politici (opposizione)– La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha annunciato che il suo partito aderisce e sarà presente in piazza. Hanno confermato la partecipazione anche Carlo Calenda (leader di Azione) e Nicola Fratoianni (segretario di Sinistra Italiana), oltre a una serie di esponenti PD come Chiara Braga, Francesco Boccia, Nicola Zingaretti, Paolo Gentiloni,Dario Franceschini e Vincenzo De Luca. Tra le assenze di rilievo c’è quella di Romano Prodi, impegnato in un evento già programmato a Napoli, così come altri parlamentari del campo progressista ed europeista. Ha aderito anche Italia Viva, così come +Europa Nessun partito della maggioranza di centrodestra risulta tra i promotori: l’adesione arriva soprattutto dalle forze di opposizione e dall’area civica.
Organizzazioni sindacali – Per la prima volta dopo tempo, le tre grandi confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL convergono sulla stessa piazza. La neo-segretaria della CISL Daniela Fumarola è stata tra le prime ad accogliere l’appello. Anche CGIL e UIL hanno ufficializzato la loro adesione. Il segretario CGIL Maurizio Landini ha chiarito che il sindacato parteciperà portando le bandiere della pace.
Associazioni, movimenti e società civile – L’appello di Michele Serra è stato raccolto da numerose realtà associative. Aderisce per esempio la Comunità di Sant’Egidio, sottolineando l’importanza di un’Europa fondata su pace, diritti umani e integrazione. Parteciperanno inoltre Legacoop (Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue), l’AGESCI, l’Associazione per l’invecchiamento attivo (Auser) e molte altre ONG e associazioni del terzo settore.
Smentite e assenze di rilievo– Giuseppe Conte (leader M5S) ha annunciato esplicitamente che il Movimento 5 Stelle non sarà in piazza il 15 marzo, criticando l’evento per la sua presunta ambiguità sul tema del riarmo. Anche Potere al Popolo ha organizzato una contro-manifestazione alternativa per contestare quella che definisce “l’Europa che si riarma”.
Perché il 15 marzo 2025 si manifesta per l’Europa – La manifestazione nasce con l’intento di riaffermare i valori fondanti dell’Unione Europea e la necessità di un’Europa più unita e forte di fronte alle sfide epocali attuali. L’appello lanciato da Michele Serra mette in guardia: il progetto europeo è in pericolo e va difeso con urgenza. Tra i fattori scatenanti c’è il recente deterioramento del contesto geopolitico: la guerra in Ucraina e le tensioni globali hanno suonato una sveglia per l’Europa. L’obiettivo dichiarato è «ribadire con forza il bisogno di unità, al di là di ogni fede politica, in un momento di grandi difficoltà e cambiamenti nel mondo». L’evento ruota attorno ai concetti di pace di pace, unità e futuro. Il 15 marzo vuole lanciare un messaggio chiaro ai leader politici nazionali ed europei: c’è una marea di cittadini europei pronti a farsi sentire per chiedere di “fare l’Europa” davvero, con l’intento di ribadire che solo un’Europa più solida può affrontare le grandi sfide globali.
Uno dei temi centrali è la difesa comune europea, che ha generato divisioni tra i partecipanti. Da un lato, alcuni vedono la necessità di rafforzare la sicurezza del continente, dall’altro c’è chi teme che il processo possa trasformarsi in una corsa al riarmo. Questa tensione si riflette nella diversità dei simboli che verranno portati in piazza: bandiere europee, vessilli della pace e bandiere ucraine.
La manifestazione a Roma per l’Europa: posizioni trasversali – Nonostante la presenza di molti esponenti dell’opposizione, vi sono divisioni sulle posizioni riguardo il riarmo europeo. Serra stesso ha detto che emergeranno visioni diverse sulla difesa comune europea: alcuni esprimeranno una posizione pacifista con simboli della pace, mentre altri ribadiranno il sostegno all’Ucraina con i colori della sua bandiera. Questa diversità riflette il dibattito interno sulle scelte future dell’Unione. Anche all’interno del PD ci sono differenze tra chi sostiene il riarmo UE e chi lo critica.
Limitazioni al traffico e misure di sicurezza – L’area di Piazza del Popolo sarà interdetta al traffico veicolare per tutta la durata dell’evento. Sono previste deviazioni di autobus e una presenza rafforzata delle forze dell’ordine per garantire un corretto svolgimento della manifestazione.
Le reazioni della politica – L’annuncio della manifestazione ha suscitato diverse reazioni politiche. Il Pd e Azionela sostengono con entusiasmo, mentre il M5S ha preso le distanze, definendola un’iniziativa troppo vicina alle posizioni della Commissione Europea. Il centrodestra ha scelto di ignorare ufficialmente l’evento, ma media vicini alla destra lo hanno descritto in modo critico.
Nel complesso, la manifestazione del 15 marzo si configura come un termometro del dibattito sull’Europa in Italia: un fronte pro-Europa che si mobilita contro populismi e sovranismi, ma che al suo interno contiene anime diverse sul futuro dell’Unione.
Sabato 15 marzo a Torino per manifestare per l’Europa e per i diritti
Sabato 15 marzo si terranno due manifestazioni quasi in contemporanea a Torino alle quali il Partito Democratico ha aderito.
Una si terrà in Piazza C.LN alle ore 16:00, una piazza per l’Europa a supporto della manifestazione nazionale di Roma, contro i nazionalismi e l’isolamento. L’altra, organizzata dal coordinamento antifascista, si terrà alle ore 16:30 in piazza di Città per protestare contro il disegno di legge sicurezza.
Data la vicinanza di orario e luogo, vi invitiamo a partecipare ad entrambe le iniziative: ci ritroveremo prima in Piazza C.L.N. e successivamente ci sposteremo insieme verso Piazza Palazzo di Città.
📅 Sabato 15 marzo 2025 ⏰ Ore 16.00 📍 piazza C.L.N – Torino Sì all’Europa contro i nazionalismi e l’isolamento
📅 Sabato 15 marzo 2025 ⏰ Ore 16.30 📍 Piazza Palazzo di Città – Torino
Sì alla Libertà e ai diritti / No al disegno di legge insicurezza
Niente lezioni anche in Bassa Romagna per l’ondata di maltempo che torna a colpire la regione
L’ondata di maltempo si intensifica in Emilia-Romagna, con forti e abbondanti temporali attesi per tutta la giornata di domani in particolare nel Bolognese, pianura e Appennino, dove è appena stata diramata una allerta rossa per il rischio connesso alle piene dei fiumi e alla possibilità di frane. Allerta arancione nelle province di Modena, Reggio, Parma e in Romagna, costa e Appennino. Il bollettino dell’Agenzia regionale per l’ambiente e della Protezione civile indica una previsione di temporali particolarmente intensi e persistenti, più probabili sulla fascia appenninica centro orientale e sulla pianura centrale della regione già dalle prime ore del mattino. Le scuole rimarranno chiuse a Bologna e in altre zone della Bassa Romagna.
Si prevedono altresì diffusi innalzamenti dei livelli idrometrici, superiori alle soglie 3 su Reno e affluenti, superiori alle soglie 2 con possibili superamenti delle soglie 3 sui bacini romagnoli. Sono possibili innalzamenti dei livelli idrometrici prossimi o superiori alle soglie 2 sui corsi d’acqua del settore centrale, prossimi alle soglie 1 sui corsi d’acqua del settore occidentale. Sul settore appenninico centrale e orientale saranno possibili fin dalle prime ore del mattino diffusi fenomeni di ruscellamento, accompagnati da significativi innalzamenti dei livelli idrometrici dei rii e torrenti minori. Inoltre saranno possibili diffuse frane superficiali che potranno interferire con le reti stradali e, più localmente, riattivazioni di frane per scivolamento di significativa estensione e profondità. Sui restanti settori appenninici i fenomeni sopraindicati saranno possibili, ma meno diffusi.
Allerta rossa e arancione: ecco dove – L’allerta rossa per piene dei fiumiè prevista nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Bologna, Ravenna e Ferrara. L’allerta diventa arancione invece per piene dei fiumi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; per frane e piene dei corsi minori nelle province di arma, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; per temporali nelle province di Bologna e Ravenna; per vento nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
Le altre regioni – Domani allerta arancione in Toscanaper rischio idrogeologico, idraulico reticolo principale e temporali forti. Lo comunica sui social il governatore Eugenio Giani. Allerta gialla, invece, per rischio idrogeologico gia’ in corso da oggi. «Prestiamo massima attenzione, il nostro sistema di Protezione Civile della Toscana è operativo e pronto ad intervenire in caso di necessita’. Allerta gialla per mareggiate e vento forte su Arcipelago e Toscana centro-meridionale. Previste precipitazioni diffuse e localmente persistenti, anche temporalesche, in particolare sulle zone centro-settentrionali con cumulati massimi fino a 100-150 mm e temporali sparsi anche di forte intensita’, localmente persistenti», conclude Giani.
In corso uno sciame sismico. Attivata l’unità di crisi per aiutare la popolazione e monitorare i danni. La situazione
Terremoto ai Campi Flegrei oggi 13 marzo – immagini da NapoliToday e X
Torna la paura del terremoto ai Campi Flegrei. La terra ha ricominciato a tremare e quando è arrivata la scossa di magnitudo 4.4 – all’1.25 di oggi 13 marzo – i cittadini sono scesi in strada terrorizzati. L’epicentro è stato localizzato della zona di Pozzuoli ma la scossa è stata avvertita anche a Napoli. Ci sono lievi danni e una persona è rimasta ferita per il crollo di un controsoffitto.
Evento sismico ai Campi Flegrei, Md 4.4, e comunicato di sciame: 13 marzo 2025 https://t.co/q2Q3foSP2d
“Sto monitorando costantemente – scrive la premier Giorgia Meloni sui social – l’evolversi della situazione a seguito della forte scossa di terremoto che ha colpito questa notte l’area dei Campi Flegrei. Sono in stretto contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, con il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano“.
Terremoto oggi 13 marzo ai Campi Flegrei – La scossa più forte, secondo i dati dell’Istituto di geofisica e vulcanologia, è stata registrata all’1.25 con epicentro a due chilometri di profondità, in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli.
Si tratta della stessa magnitudo – 4.4 – del terremoto avvenuto il 20 maggio dell’anno scorso e che è stato il più forte registratosi nell’area flegrea negli ultimi 40 anni. Stavolta il sisma è stato caratterizzato da “accelerazioni serie, mai registrate prima, a conferma della sua violenza“, dice il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che riporta quanto ha saputo dall‘Osservatorio Vesuviano, che monitora costantemente il grande vulcano sotterraneo.
Terremoto oggi ai Campi Flegrei: un ferito e gente in strada – La scossa di magnitudo 4.4 è stata avvertita in modo molto forte a Napoli, nel quartiere di Bagnoli. I calcinacci sono caduti dalle case (ma anche dalla chiesa di Sant’Anna, di cui ora si dovrà valutare la stabilità del campanile), finendo per strada o sulle macchine parcheggiate. A Bagnoli c’è anche una persona ferita per il crollo di un controsoffitto ed è stata soccorsa dai vigili del fuoco. Sempre a Bagnoli le squadre del 115 hanno aiutato a uscire di casa diversi cittadini rimasti bloccati ai piani più alti delle loro abitazioni. Dopo la scossa, le porte d’ingresso si sono bloccate e i cittadini sono stati portati all’esterno dai vigili facendoli uscire dalle finestre.
Il dipartimento della Protezione civile ha attivato l’unità di crisi e sono state allestite aree di attesa per i cittadini, così come previsto dai piani comunali.
Terremoto scossa 13 – Foto da NapoliToday
All’ex base Nato di Bagnoli, una delle aree che dovrebbero accogliere le persone in caso di emergenza, ci sono stati momenti di tensione tra alcuni dei tanti cittadini intenzionati a trascorrere lì il resto della notte e le forze di polizia. All’origine delle proteste, la chiusura dei cancelli, che alla fine sono stati forzati dalle persone in cerca di un luogo dove poter trascorrere la notte in macchina. Le forze dell’ordine hanno cercato di contenere con le diplomazia la protesta e sono nati dei diverbi, che comunque non sono sfociati nel contatto fisico. La situazione si è poi normalizzata dopo che i cancelli sono stati aperti con la forza.
🛑 La violenta scossa di terremoto, 4.4 di magnitudo,oltre a tanta paura ha provocato anche danni, con decine e decine di richieste di intervento ai Vigili del Fuoco. Gente in strada a #Fuorigrotta#Pozzuoli#Bagnoli
Scuole chiuse per il terremoto oggi – “Una botta molto importante. Con notevole direttività verso Napoli. Sentita praticamente ovunque. Ma danni limitati. Una controsoffittatura caduta a Bagnoli (non so quanto fosse ben fissata) ha causato un ferito. Poi certamente danni a tramezzi, e quindi porte con difficoltà di apertura, qualche parte di cornicione”, scrive su Facebook Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture del Comune di Napoli. Danni “non strutturali ma anche in fondo un test importante superato“.
A Pozzuoli il cimitero e le scuole oggi restano chiuse in via precauzionale, stessa decisione a Napoli per gli istituti dell’area Bagnoli-Fuorigrotta.
“In campo ci sono dieci squadre dei vigili del fuoco e facendo delle verifiche che contiamo di evadere nel giro di qualche ora. Il sisma questa volta ha riguardato un’area più vicina a Napoli che a Pozzuoli“, ha detto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a RaiNews24 annunciando sopralluoghi in tutta l’area interessata. “Allo stato registriamo la presenza di tanti calcinacci ma solo tra qualche ora, dopo che avremo fatto tutte le verifiche, potremo avere un quadro completo della situazione“, ha aggiunto, “posso dire che c’è stato il crollo di un controsoffitto“.
Controlli anche alla rete ferroviaria, treni rallentati – “La circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli, precedentemente sospesa in via precauzionale per verifiche tecniche a seguito di un evento sismico, è attualmente rallentata“. L’avviso è diffuso da Ferrovie dello Stato. La circolazione è regolare sulle linee alta velocità e la linea convenzionale Roma-Napoli via Formia e via Cassino, mentre resta sospesa la linea metropolitana di Napoli fra Pozzuoli e Gianturco. Sono al lavoro i tecnici di Rfi per le verifiche tecniche alla linea.
Milano, fiamme e fumonel carcere Beccaria: quattro intossicati lievi
Fiamme, fumo, urla nella notte al carcere minorile Beccaria. L’allarme è scattato attorno alla mezzanotte, quando da una cella hanno visto uscire un fumo denso: verosimilmente alcuni detenuti avevano dato fuoco a un materasso. Sul posto sono intervenuti nel giro di pochi minuti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine: all’esterno dell’istituto, si contavano sette auto dei carabinieri e quattro della polizia, oltre a un viavai di ambulanze.
Dalle celle continuavano ad arrivare urla insistenti, ma nessuno sarebbe uscito dalle celle e la situazione nel carcere è rimasto sotto controllo.Quattro intossicati lievi sono stati accompagnati in ospedale. Già prima delle due del mattino la situazione sembrava del tutto sotto controllo, mentre dalle celle continua continuavano le urla.
Si tratta del sisma più forte registrato dal 20 maggio 2024 nell’era. Tante le segnalazioni di utenti sui social, i residenti abbandonando le rispettive abitazioni
L’epicentro – L’epicentro della scossa principale è stato registrato in mare, a solo due chilometri di profondità, nei pressi di via Napoli, dove comincia il Comune di Pozzuoli e poco dopo il confine con la città di Napoli.
Bacoli, Quarto, Monte di Procida sono gli altri Comuni flegrei più vicini all’epicentro.
Evento sismico ai Campi Flegrei, Md 4.4, e comunicato di sciame: 13 marzo 2025 https://t.co/q2Q3foSP2d
Terremoto Campi Flegrei, gente in strada – Diverse le persone che stanno abbandonando le rispettive abitazioni per scendere in strada. Sui social abbondano i commenti di chi si dice preoccupato per il prosieguo della notte. Paura a Bagnoli dove è caduto un solaio a Via cupa starza. Una persona è stata tratta in salvo.
La seconda scossa – Alla prima scossa di magnitudo 4,4, registrata dai sismografi alle ore 1.25, ne è seguita un’altra a distanza di un quarto d’ora, all’1.40, di magnitudo 1.6, sempre con epicentro l’area dei Campi Flegrei. Poi una di magnitudo 1.1 all’1.47 Il sisma è stato avvertito in un’ampia area a ridosso del capoluogo partenopeo e in diverse aree della Campania. Gente in strada si segnala, oltre che in vari quartieri della città, da Fuorigrotta a Bagnoli, anche nel comune di Portici.
Campi Flegrei, l’area vulcanica ad ovest di Napoli – I Campi Flegrei sono un’area vulcanica attiva situata ad ovest di Napoli, che include i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e parte della città di Napoli. Il nome Campi Flegrei, dal greco letteramente “campi ardenti“, denota la natura vulcanica dell’area e la presenza di numerose fumarole e acque termali, ben note e sfruttate nell’antichità. A differenza del più noto Vesuvio, i Campi Flegrei non sono caratterizzati da un unico edificio vulcanico principale, ma sono piuttosto un campo vulcanico attivo da più di 80.000 anni, con diversi centri vulcanici situati all’interno e in prossimità di un’area depressa chiamata caldera.
La caldera – Sul sito dell’Osservatorio vesuviano si legge inoltre la caldera è il risultato del ripetuto sprofondamento di una vasta area provocato dal collasso del tetto del serbatoio magmatico superficiale a seguito dello svuotamento dello stesso per opera di almeno due grandi eruzioni: l’Ignimbrite Campana (40.000 anni) e il Tufo Giallo Napoletano (15.000 anni). L’eruzione dell’Ignimbrite Campana è l’eruzione a più elevata energia conosciuta nel Mediterraneo: con essa un’enorme quantità di cenere è stata dispersa nell’atmosfera, influenzando il clima non solo a livello regionale ma probabilemte anche a livello mondiale. Dopo l’eruzione del Tufo Giallo Napoletano l’attività vulcanica dei campi Flegrei è stata particolarmente intensa con più di 27 eruzioni solo negli ultimi 5.500 anni, l’ultima delle quali, avvenuta nel 1538, ha generato il cono di tufo di Monte Nuovo.
La deformazione del suolo – La caldera dei Campi Flegrei è soggetta a lenta deformazione del suolo nota con il nome locale di bradisismo. Nei periodi 1970-72 e 1982-84 l’area flegrea è stata interessata da crisi bradisismiche in cui il suolo, nell’abitato di Pozzuoli in particolare, ha subito un sollevamento totale massimo di circa 3.5 m. La prima crisi causò l’abbandono forzato dell’area fatiscente di Rione Terra; la seconda crisi in particolare fu caratterizzata da intensa sismicità con gravi danni agli edifici. Dopo le crisi si è avuto un periodo di generale subsidenza, interrotta a partire dal 2005 da un’inversione del fenomeno che ha portato ad un costante sollevamento del suolo, al momento ancora in atto. Allo stato attuale il livello di allerta dei Campi Flegrei è giallo, come stabilito dal Dipartimento della Protezione Civile, sulla base dei risultati del monitoraggio e delle valutazioni espresse dalla Commissione Grandi Rischi. Tale livello, a differenza del livello di allerta “verde”, che corrisponde all’attività ordinaria del vulcano, è indice della variazione di alcuni dei parametri monitorati dall’INGV. Dalle ultime notizie si apprende che il livello potrebbe salire ed essere emanata un’allerta arancione.
Registrata una magnitudo pari a 4.4. Avvertita a Napoli e nel Vesuviano
Una forte scossa di terremoto è stata registrata ai Campi Flegrei. Il sisma, di magnitudo 4.4, è stato avvertito distintamente a Napoli e nell’area vesuviana.
Terremoto intenso ai Campi Flegrei
Il sisma è stato registrato dalle strumentazioni dell’INGV
Magnitudo del sisma: 4.4
Ipocentro a 2 km di profondità
Evento avvertito distintamente a Napoli e nell’area vesuviana
La notte scorsa, alle 1.25, una forte scossa di terremoto ha colpito i Campi Flegrei. Il sisma è stato rilevato dalle strumentazioni dell’INGV tra Bagnoli e Pozzuoli. La magnitudo rilevata è stata di 4.4, con l’ipocentro a 2 km di profondità. L’evento tellurico è stato avvertito distintamente a Napoli e nell’area vesuviana.
Forte scossa di terremoto ai Campi Flegrei. Nella notte, alle 1.25, un sisma particolarmente intenso è stato registrato dalle strumentazioni dell’INGV tra Bagnoli e Pozzuoli.
La magnitudo rilevata é stata pari a 4.4, con ipocentro a 2 km di profondità.
L’evento tellurico è stato avvertito distintamente a Napoli e nell’area vesuviana.
Giovedì 13 marzo 2025
Scossa di terremoto ai Campi Flegrei di 4.4, notte di paura tra Napoli e Pozzuoli
Scossa di terremoto ai Campi Flegrei di 4.4, notte di paura tra Napoli e Pozzuoli. E’ stata avvertita poco dopo le 1:30 e tanti cittadini hanno scritto sui social la loro paura. Un terremoto di magnitudo Md 4.4 è avvenuto nella zona: Campi Flegrei, il
13-03-2025 00:25:02 (UTC) 17 minuti, 26 secondi fa
13-03-2025 01:25:02 (UTC +01:00) ora italiana
con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8180, 14.1490 ad una profondità di 2 km.
Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV-OV (Napoli).
COMUNICATO DEL SINDACO DI POZZUOLI ALLA CITTADINANZA 13 marzo 2025
L’Osservatorio Vesuviano ha comunicato a questa amministrazione che a partire dalle ore locali 01:25 (UTC 00:25)del 13/03/2025 è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. L’evento sismico più significativo si è prodotto alle ore 1:25 (UTC 00:25) con magnitudo 4.4 ± 0.3 localizzato nei pressi di Via Napoli alla profondità di 2.5 km. Per eventuali segnalazioni di danni e/o disagi è possibile chiamare i seguenti numeri: Centrale Operativa Polizia Municipale: 081/8551891 Protezione Civile: 081/18894400 In considerazione di quanto sopra esposto l’Amministrazione Comunale insieme alla Protezione Civile del comune di Pozzuoli segue da vicino l’evolversi dello sciame sismico in atto e fornirà successivi aggiornamenti fino a conclusione del fenomeno. Maggiori informazioni sull’evoluzione della fase di sollevamento e sui fenomeni che l’accompagnano, possono essere trovate sul sito dell’Osservatorio Vesuviano –INGV (http://www.ov.ingv.it/ov/) e sui bollettini settimanali e mensili dei Campi Flegrei.