E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie
Mercoledì 26 febbraio 2025
| Chievo Verona, chiesto il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta nei confronti dell’ex presidente Luca Campedelli |
| Dissimulato il dissesto economico per poter partecipare al campionato |

Il Gip del Tribunale di Verona ha chiesto il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta nei confronti di Luca Campedelli, allora amministratore unico dell’AC Chievo Verona srl, fondata nel 1984 e attualmente in fallimento.
Le indagini – Le indagini della guardia di finanza, coordinate dalla locale procura, hanno permesso di scoprire un meccanismo fraudolento attraverso il quale l’amministratore avrebbe sistematicamente presentato una situazione economica di apparente benessere della società, dissimulando il dissesto e l’erosione del patrimonio: in questo modo il Chievo Verona ha potuto restare iscritto al campionato di calcio, anche se non aveva i requisiti necessari.
Le vendite – Al centro delle indagini ci sono anche le “fittizie” cessioni di calciatori alle squadre del Cesena e del Carpi, effettuate a prezzi non conformi ai valori del mercato.
I giocatori, in realtà, venivano venduti esclusivamente in maniera cartolare, senza mai spostarsi all’altra squadra: così il Chievo poteva registrare ingenti plusvalenze, per oltre 35 milioni di euro. Rientrano nel meccanismo delle plusvalenze anche alcune operazioni riguardanti la cessione del marchio Chievo, appositamente rivalutato, e il conferimento del ramo d’azienda comprendente il terreno del campo sportivo Bottagisio.
Viene contestata anche la distrazione dalle casse della squadra di oltre 200mila euro da parte dell’amministratore unico per scopi estranei alle finalità d’impresa, oltre al mancato adempimento degli oneri tributari e previdenziali dal 2014 fino alla data del fallimento per oltre 34 milioni di euro.

