articolo: https://www.today.it/economia/talco-cancerogeno-avon-bancarotta-fallimento.html
16 agosto 2024

L’iconico brand di cosmetica ha continuato a negare la presenza di amianto nei propri prodotti a base di talco, ma le spese legali e i risarcimenti milionari hanno spinto la società al collasso finanziario
Dopo il caso del talco Johnson&Johnson, che a maggio ha messo sul tavolo 6,5 miliardi di dollari per chiudere le 61 mila cause civili intentate dalle donne vittime di cancro alle ovaie, un’altra storica azienda di cosmetici è accusata di aver venduto per anni prodotti – quelli a base di talco, in particolare – contenenti sostanze cancerogene. Al centro dello scandalo la Avon Products, che ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti, schiacciata dalle centinaia di cause legali legate ai presunti effetti cancerogeni del proprio prodotti. Secondo il documento depositato in tribunale, Avon si trova ad affrontare 386 cause pendenti, con richieste di risarcimento da milioni di dollari. L’azienda ha sempre sempre negato la presenza di amianto nei suoi prodotti a base di talco, ma le spese legali e i risarcimenti richiesti hanno spinto la società sull’orlo del collasso finanziario.
L’azienda ha avviato le procedure per la richiesta di ammissione al Chapter 11 presso il tribunale fallimentare statunitense del distretto del Delaware, che consente alle società di continuare a operare mentre elaborano un piano per ripagare i propri debiti. “Le società operative di Avon al di fuori degli Stati Uniti, che continuano a portare avanti iniziative strategiche, non rientrano nella procedura del Chapter 11 e le operazioni continuano come di consueto nei mercati internazionali di Avon“, ha chiarito l’azienda con un comunicato.
Le vittime già risarcite – Nel dicembre 2022, il tribunale Los Angeles ha ordinato alla Avon il pagamento di circa 50 milioni di dollari per risarcire una donna dell’Arizona che sosteneva di aver avuto una diagnosi di cancro dopo aver usato per anni prodotti contenenti talco, “contaminato da amianto”. A luglio, un’altra giuria ha assegnato 24 milioni di dollari a un’altra presunta vittima del talco Avon, un uomo di Chicago impiegato come custode in uno stabilimento di produzione dell’azienda nell’Illinois al quale è stato diagnosticato un mesotelioma. Nonostante le sentenze di risarcimento decretate dalle giurie, la società ha continuato a negare che i propri prodotti a base di talco causino il cancro.


