lunedì 18 marzo 2024

La vittima aveva 25 anni e si stava allenando con alcuni amici. Inutili i soccorsi del 118
Torna l’incubo dei cavi sospesi lungo una strada, tesi da una parte all’altra. Dopo Milano, Foggia e Pistoia, un’altra vittima, uccisa da una catena di acciaio tesa tra due alberi a San Nicola di Bisenti (Teramo). A perdere la vita un 25enne di Castiglione Messer Raimondo, Damiano Bufo: l’incidente è avvenuto domenica pomeriggio.
Incidente e soccorsi – Secondo le prime informazioni il giovane, appassionato di moto, stava facendo motocross con un gruppo di amici quando, a causa del cavo d’acciaio teso fra due alberi, ha perso il controllo del mezzo ed è caduto a terra. Inutili i soccorsi del 118: per il ragazzo non c’è stato nulla da fare a causa delle gravi ferite riportate. Sotto choc la comunità di Castiglione Messer Raimondo, dove il ragazzo era nato e ha vissuto fino a un paio di anni fa, prima di trasferirsi a Pineto. Il sindaco, Vincenzo D’Ercole, a nome di tutta la cittadinanza, esprime “profondo cordoglio e vicinanza” ai familiari del ragazzo.
A Milano arresto per strage – Sono almeno tre dall’inizio dell’anno gli episodi di cavi tesi che avrebbero potuto essere fatali come quello di Teramo. A Milano il 4 gennaio è stato arrestato un ragazzo di 24 anni, un giovane milanese con precedenti, per strage e attentato alla sicurezza dei trasporti perché accusato di aver teso un cavo di acciaio ad altezza uomo in viale Toscana, a Milano. Un giovane da una finestra aveva notato la scena e avvisato i carabinieri. “Ho fatto una cazzata per gioco, perché mi annoiavo“, avrebbe detto l’arrestato. “Volevo divertirmi“.
L’incidente a Pistoia – Ancora. Un filo teso ad altezza collo nel mezzo di un sentiero Cai, ha fatto perdere l’equilibrio a Francesco Biagini, 47enne di Pieve a Nievole, e cadendo dalla bicicletta si è fratturato entrambi i gomiti. Il fatto è accaduto su un sentiero nei boschi del Montalbano, in provincia di Pistoia. “Ho fatto appena in tempo ad accorgermi di quel filo teso sul sentiero, mentre stavo viaggiando sulla mia bici in discesa. Ho frenato per evitare di finirci contro ma sono stato sbalzato in avanti, ferendomi alle braccia“.
L’automobilista di Foggia – Il 21 febbraio, intorno alle 2, un automobilista di Foggia mentre percorreva il Tratturo Camporeale, alla seconda rotonda, altezza Villa Reale, si è trovato di fronte un cavo d’acciaio teso tra due pali, che, di fatto, impediva il transito. Il conducente dell’auto ha immediatamente allertato la polizia e ha abbandonato la zona, impaurito dal fatto che potesse trattarsi di un agguato per rapinarlo.

