articolo di Miriam Romano: https://milano.repubblica.it/cronaca/2024/03/02/news/in_una_settimana_di_pioggia_555_buche_segnalate_a_palazzo_marino_ora_un_piano_straordinario-422239051/
02 marzo 2024

Cedimenti dell’asfalto, la corsia del tram allagata in Lancetti, proteste ovunque: la mappa dell’emergenza. I lavori saranno possibili solo in primavera
Oltre 550 buche segnalate sulle strade di Milano in una sola settimana. Un’emergenza rattoppi che non si verificava da parecchio tempo. D’altronde, non ha mai piovuto con così tanta insistenza negli ultimi anni. Da giovedì scorso sono state aperte 455 segnalazioni, a cui se ne aggiungono un altro un centinaio trasmesse dalla polizia locale, che sono gestite con urgenza dalle imprese al massimo in un’ora. Un numero consistente se si pensa che da gennaio a metà febbraio si contano 1.300 interventi sull’asfalto per riparare le crepe. In una settimana si sono prodotte quasi la metà delle buche che normalmente si formano in un mese e mezzo. «È un tema ed è inutile nasconderlo — ha detto ieri Beppe Sala — e il Comune ci sta lavorando. Ho chiesto nei giorni scorsi al direttore generale di produrmi un piano per cercare di intervenire».
Profonde, strette o larghe, puntellano quasi tutta la città. Insidie per automobili e moto. Pericoli a rischio di capitomboli per i passanti. Le proteste corrono sui social, mentre i Municipi raccolgono le segnalazioni dei cittadini. «L’asfalto si sbriciola come niente sotto i piedi», scrive su Twitter un utente pubblicando una fotografia di via Bassini mezza allagata. «Ho dovuto attraversare delle piscine per tornare a casa», racconta un’altra ancora. «Voglio ringraziare il Comune di Milano — scrive Giordano su Facebook — per aver organizzato il più grande torneo mondiale di golf con 2.746.579 buche». Un’altra metafora sportiva la utilizza Fabrizio: «Da scooterista a Milano il nuovo sport è slalom tra le buche».



In alcune zone è persino difficile dribblare o aggirare le pozze con movimenti a zig-zag. Le strisce pedonali sono scolorite e sommerse d’acqua. Mentre sotto centimetri di pioggia annegano i binari dei tram.
«Le zone più critiche da noi, sia per quantità che per gravità delle buche, sono viale Forlanini, piazza Insubria, via Mezzofanti, viale Corsica e viale Ungheria in alcuni tratti lungo i binari tranviari», spiega l’assessora alla Mobilità del Municipio 4, Marina Melloni. Via Bramante e viale Coni Zugna sono tra le strade colabrodo del Municipio 1. «Serve massima attenzione e va comunicato chiaramente ai cittadini», spiega Lorenzo Pacini, assessore del Municipio 1. Gli assi di via Murat e via Lario sono tra i più colpiti in Zona 9. E una situazione particolarmente critica si è registrata soprattutto in via Lancetti, dove si è formato un lago d’acqua che ha sommerso i binari del tram, tanto che la corsia preferenziale è stata chiusa. Palazzo Marino fa sapere che qui la situazione è più complessa e necessita di un intervento di manutenzione straordinaria. Mercoledì si è svolto un sopralluogo per organizzare i lavori. «In questo caso — spiegano — i binari non sono recenti e il continuo passaggio dei tram ha prodotto una flessione dell’asfalto che progressivamente si è deteriorato. Si provvederà con la rimozione dell’asfalto e il successivo riposizionamento, con contestuale consolidamento dell’armamento tranviario e miglioramento del sistema di raccolta delle acque meteoriche. Questi lavori saranno effettuati nel corso del mese di marzo».
Circa la metà degli interventi sulle strade segnalate sono stati già effettuati, mentre gli altri sono programmati nei prossimi giorni. Mentre il Nuir (Nucleo Intervento Rapido) opera in emergenza in orario notturno e nei weekend. Colpevole dell’emergenza, pare banale dirlo, è la situazione meteorologica: una settimana di pioggia pressoché continua, dopo un lungo periodo di clima secco, ha reso il manto stradale più soggetto al formarsi di buche profonde. All’arrivo dell’allerta meteo che segnalava piogge prolungate, le squadre addette alla manutenzione ordinaria erano state preallertate per affrontare l’emergenza e intervenire in maniera tempestiva, soprattutto nelle situazioni più critiche. In media sono in strada dieci squadre con personale incrementato proprio per gestire l’allarme.
La continua pioggia, però, non facilita i lavori. In questa prima fase, i rattoppi sono di carattere temporaneo per rendere le strade percorribili e più sicure. Andranno ripetuti ad asfalto asciutto, perché il bitume bagnato non fa presa e tende a disgregarsi in breve tempo. Per mantenere l’enorme reticolo stradale, il Comune si è dotato di un sistema di gestione di segnalazioni con mappatura anche geografica degli interventi necessari in modo da poter programmare in maniere ordinata i lavori. Per dare un’idea del numero dell’impegno che necessitano le strade di Milano, l’ultimo report di Palazzo Marino riporta che dal 2020 al 2022 sono oltre 45 mila le buche che sono state cesellate.
Va all’attacco sul tema l’opposizione. Il problema, secondo il consigliere comunale di FdI Francesco Rocca, «è da collegare a un vero e proprio stato di cattiva manutenzione delle strade e della scarsa qualità dei materiali utilizzati». Anche la Lega per oggi ha annunciato un presidio «per denunciare lo stato di degrado del manto stradale milanese».



