
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 ha fatto tremare Firenze e molte zone della Toscana e dell’Emilia prima dell’alba, alle 5.10.
La scossa di terremoto alle 5.10 di lunedì 18 settembre, magnitudo di 4.8. Epicentro a Marradi: al momento non risultano danni o feriti ma scuole chiuse e rallentamenti ferroviari. Interrotta la linea dell’Alta Velocità

Al momento non si registrano danni a cose o persone.
L’epicentro del terremoto – si legge nella nota Ingv – è stato individuato a circa 3 km a Sud Ovest del comune di Marradi (FI), circa 42 km circa a nord di Firenze.
Lo sciame sismico – Nella stessa area del Mugello, colpita all’alba dal terremoto, alle 4.38, circa 30 minuti prima del terremoto, la rete sismica ha registrato un terremoto di magnitudo 3.3 mentre succesivamente sono stati localizzati altri 25 eventi (alle ore 6:15) di magnitudo compresa tra 2.8 e 1.1. È quanto fa sapere l’Ingv, Istituto italiano di geofisica e vulcanologia. L’evento sismico è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano,in Romagna, nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana. Risulta essere avvertito in un area compresa tra Perugia e Trento.
«La prima scossa alle 5:10, di magnitudo 4.8, è avvenuta nella provincia di Firenze, nel comune di Marradi. L’evento è stato avvertito perché la magnitudo è tale da essere ben percepita dalle persone, alcune delle quali sono scese in strada con apprensione. Al momento non risultano situazioni particolarmente importanti o critiche – spiega il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, a Non Stop News su Rtl 102.5 – Sono state effettuate alcune verifiche, e il comune – aggiunge – ha disposto ulteriori controlli, compresa la verifica da parte dei tecnici, nelle scuole. Continuiamo a monitorare la situazione, poiché si registrano ancora scosse di assestamento».
Scuole chiuse a Marradi, Borgo e Firenzuola – A seguito della forte scossa di terremoto il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, ha stabilito la chiusura della scuole in via precauzionale. Le scosse di terremoto, si spiega, «hanno spaventato la popolazione di Marradi che è scesa per strada. È stato attivato il Centro operativo comunale. La Sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze, che sta monitorando la situazione, non ha ricevuto al momento segnalazioni di danni a cose e persone». Scuole chiuse anche a Borgo San Lorenzo, come ha annunciato su Facebook il sindaco Paolo Omoboni, e a Firenzuola, sempre in via precauzionale.
Scuole regolarmente aperte nel territorio del Comune di Forlì, dove nel pomeriggio è atteso il presidente della Repubblica Mattarella per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una zona colpita dall’alluvione, e così anche a Ravenna e Faenza.
Interrotta la linea dell’Alta velocità – «Sto seguendo la situazione in Mugello. Circa 300 le chiamate arrivate alla nostra centrale 112 di richiesta informazioni e paura, senza particolari criticità – ha detto il governatore della Toscana Eugenio Giani – Attivata la Protezione Civile per assistenza alla popolazione. Ritardi e cancellazioni sulla rete ferroviaria per verifiche di stabilità».
Al momento Autolinee Toscane sto offrendo un servizio sostitutivo con i bus per le tratte chiuse. Non si registrano particolari criticità.
– In particolare sono state interrotte alcune linee ferroviarie:
- Interrotta la linea Pontassieve – Borgo S. Lorenzo da Pontassieve. Interrotta la Firenze – Faenza fino a Vaglia.
- Deviata l’alta velocità sulla vecchia linea direttissima (linea da Prato) con ritardi possibili fino a 60 miuti.
Nardella: «In contatto col sindaco di Marradi» – «Scosse di terremoto di magnitudo 4,8 stamattina intorno alle 5.00 a Marradi in provincia di Firenze. Al momento nessun danno a cose e persone. Protezione civile città metro e vigili del fuoco sul posto. Siamo in contatto con il sindaco. Si raccomanda cautela alla popolazione per le prossime ore». Così su Facebook Dario Nardella, sindaco della Città metropolitana di Firenze.
Gente in strada – Molta gente si è riversata in strada sia a Firenze, sia in altri centri abitati soprattutto attorno alla zona dellìepicentrode. La scossa era stata preceduta alle 4.48 da un’altra meno intensa (magnitudo 3.3), poi ne sono seguite altre meno forti, almeno 8, con l’epicentro questa volta spostato verso Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena. Secondo l’Ingv, «sono attesi nelle prossime ore altri eventi».
Paura anche nella provincia di Forlì-Cesena – «Molte richieste da parte di cittadini spaventati, in corso alcune verifiche per delle crepe in abitazioni private, nessuna segnalazione di danni o persone coinvolte»: è invece quanto riferiscono i vigili del fuoco della provincia di Forlì-Cesena. Anche qui la scossa è stata avvertita in maniera nitida e molte persone sono scese in strada. Nel pomeriggio è in programma la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Forlì, per l’apertura dell’anno scolastico, con la XXIII edizione di «Tutti a Scuola».
Il terremoto infatti è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano, in Romagna, nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana. Ma risulta essere avvertito anche in un’area compresa tra Perugia e Trento.
Una zona «ad alta pericolosità sismica» – La zona interessata dal terremoto a Marradi «è caratterizzata da alta pericolosità sismica». Lo spiega l’Ingv ricordando che sono due i forti terremoti del passato più vicini all’area della sequenza sismica di queste ore, entrambi con epicentro nella zona del Mugello regione storica nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano a circa 25 km a nord di Firenze: l’evento del 13 giugno 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l’evento sismico del 29 giugno 1919 di magnitudo (Mw) 6.4. In particolare il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e anche uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell’Appennino settentrionale; la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell’Appennino. Dalla mappa della sismicità storica, l’epicentro odierno – riferisce l’Ingv – risulta essere relativamente vicino anche ai terremoti dell’Appennino Tosco-Romagnolo in particolare al terremoto del 22 marzo 1661 Mw 6.05 e del 29 ottobre 1725 Mw 5.67.
Le parole del governatore Giani – «Terremoto di magnitudo 4.8 con epicentro a Marradi» ha scritto poco dopo la scossa più forte su Twitter il presidente della Regione, Eugenio Giani, «in corso altre scosse di assestamento. Stiamo verificando eventuali danni».

