Incidente a Brandizzo, treno travolge 5 operai. Tutti morti. Airaudo Cgil: “Dopo 16 anni una nuova Thyssen”.
Poco dopo la mezzanotte un convoglio vuoto sulla linea Milano-Torino ha travolto e ucciso cinque lavoratori: il più giovane aveva 22 anni, il più anziano 52
Un treno ha investito e ucciso nel Torinese cinque operai che erano al lavoro sui binari. Altri due sono rimasti feriti. L’incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte nei dintorni della stazione ferroviaria di Brandizzo. Il treno viaggiava a 160 chilometri all’ora e le cinque vittime sono in corso di identificazione. I due feriti non sarebbero stati colpiti dal convoglio.
Gli operai erano al lavoro per una ditta che stava eseguendo dei lavori di sostituzione di alcuni metri di binari vicino alla stazione e il treno era un convoglio tecnico, che stava trasportando dei vagoni da Alessandria verso Torino sulla linea convenzionale Torino-Milano.
La ditta per cui lavoravano le cinque vittime di Brandizzo

La Sigifer Srl, che ha sede a Borgo Vercelli, e opera nel settore dell’armamento ferroviario dal 1993, è una delle imprese leader nel settore di costruzione e manutenzione impianti ferroviari. Per questa ditta lavoravano i cinque operai travolti dal treno.
Meloni: “Dolore e tristezza. Fare quanto prima luce” – “Apprendo con dolore e tristezza della tragica scomparsa dei cinque operai travolti da un treno mentre effettuavano alcuni interventi di manutenzione presso la stazione di Brandizzo, nel Torinese. Alle famiglie delle vittime e ai loro cari il mio profondo cordoglio e i più sinceri sentimenti di vicinanza. Sono in contatto con il presidente della regione Piemonte Cirio per seguire tutti gli aggiornamenti del caso, con l’auspicio di fare quanto prima piena luce sull’accaduto“, scrive sui social la premier Giorgia Meloni.
Al lavoro per capire quanto accaduto. Ipotesi di un errore nei tempi che non ha fatto scattare il semaforo rosso – Rfi sta cercando di accertare l’accaduto e in particolare se sia stata rispettata la procedura prevista per la gestione della manutenzione. In questo caso si trattava di un lavoro ordinario di sostituzione dei binari dunque se il treno fosse passato poco dopo in quello stesso punto sarebbe deragliato perché non avrebbe più trovato le rotaie. Di qui l’ipotesi di un errore nei tempi che non ha fatto scattare il semaforo rosso o una errata segnalazione a proposito del binario da usare. Poco prima, infatti, un altro treno era passato, ma sul binario a fianco rispetto a quello in cui lavoravano gli operai. Anche su quell’altro binario c’erano lavori di manutenzione sulla linea elettrica ma il semaforo rosso, a quanto pare, era entrato in funzione

Sentiti i primi testimoni dell’inchiesta. Per ora nessun indagato e si procede contro ignoti – Sono stati sentiti dalla Polfer i primi testimoni nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura di Ivrea per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo a proposito dell’incidente di Brandizzo. Si tratta di alcuni lavoratori che erano in servizio ieri sera e di altre figure che hanno avuto un ruolo nella gestione del cantiere in cui hanno perso la vita 5 operai travolti dal treno. Per il momento l’inchiesta resta senza indagati e si procede contro ignoti. Gli investigatori hanno acquisito una voluminosa documentazione a proposito dello scambio di comunicazioni che avrebbe dovuto coordinare le esigenze del cantiere con il passaggio del convoglio, che era in marcia a una velocità di circa 100 chilometri orari (e non 160 come inizialmente ipotizzato). E nelle prossime ore saranno acquisite anche le informazioni inviate e ricevute per via telematica. continua e leggere

