
L’incidente martedì poco prima delle 10 all’incrocio con piazza Medaglie d’Oro. La donna schiacciata sotto il mezzo che viaggiava verso viale Filippetti. Ieri la morte di un anziano investito da un taxi
Una ragazza di 28 anni è morta sulla Circonvallazione travolta da un camion per il trasporto terra. La ragazza era in sella ad una bici quando, in viale Caldara all’altezza dell’incrocio con piazza Medaglie d’Oro, è stata travolta in pieno dal camion.
Tutto è successo alle 9.55 di martedì 29 agosto. La vittima non ha avuto scampo ed è rimasta schiacciata dal mezzo che viaggiava da piazza Cinque Giornate in direzione viale Filippetti. Secondo una prima ricostruzione la donna procedeva parallelamente al camion, sul lato sinistro. Dai primi rilievi e dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti sembra che la vittima con la sua bici da corsa vintage stesse sorpassando i mezzi fermi in coda, in mezzo tra le due file di auto. Quando il semaforo è diventato verde il camion è ripartito, probabilmente agganciandola e trascinandola sotto le ruote. Un testimone ha raccontato di aver visto la ragazza battere colpi contro il cassone del camion, ma altre testimonianze non concordano su questo punto. Nella zona c’è una telecamera «brandeggiante» ma in quel momento l’obiettivo puntava su un altro punto. Gli agenti della polizia locale hanno denunciato il camionista, 54enne, per omicidio stradale. Solo ieri un 89enne, Nicola Zezza, è stato investito e ucciso in pieno centro da un taxi.
Quinta ciclista uccisa a Milano da inizio anno – La 28enne è la quinta ciclista morta a Milano da inizio anno. La scia di incidenti nel 2023 è iniziata il 1° febbraio, quando la 38enne Veronica D’Incà in sella alla sua bici è stata travolta da un camion che l’ha stretta all’angolo tra piazzale Loreto e viale Brianza. Il 20 aprile, in pieno centro, di fronte alla biblioteca Sormani ha perso la vita la ciclista 39enne Cristina Scozia, travolta da una betoniera. E la mattina dell’8 maggio un ciclista cinese di 55 anni è stato investito e ucciso da un tir in via Comasina, all’angolo con via per Novate. Mentre il 22 giugno una donna di sessant’anni, Alfina D’Amato, è morta dopo esser stata travolta da una betoniera in piazza Durante. «Purtroppo, nonostante le promesse di risolvere quanto prima il problema, soltanto dal primo ottobre Milano darà lo stop alla circolazione dei mezzi pesanti senza i sensori per la rilevazione dell’angolo cieco nello specchietto – spiega l’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl onlus associazione vittime incidenti stradali -. Una soluzione tardiva, che peraltro, evidentemente, non basta. Nelle arterie principali vanno previsti maggiori controlli, altrimenti il rischio di nuove tragedie è sempre dietro l’angolo».

