
Strage di Bologna, la commemorazione. Mattarella: “Strage neofascista”.
A 43 anni dalla strage alla stazione di Bologna la città sfila in corteo coi parenti delle vittime. Il sindaco Lepore: “Siamo qui per difendere la democrazia”. Bolognesi al governo: “Dite parole chiare”
Bologna non dimentica. Applausi accolgono i familiari delle vittime alla partenza del corteo, dopo la cerimonia a Palazzo d’Accursio alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime, ha usato parole molto dure incalzando il governo a dire “parole chiare” su esecutori e mandanti della strage che causò il 2 agosto 1980 85 morti e oltre 200 feriti, già accertati nei processi e nelle sentenze. Insomma, “basta menate”, il messaggio di Bolognesi che alla vigilia aveva attaccato il ministro della Giustizia Nordio. Il ministro degli Interni ha espresso “condivisione” degli sforzi dei familiari delle vittime nella ricerca della verità, “senza riserve” e che “non ammette oblio e parte dal riconoscimento della verità giudiziaria“.
Parole chiarissime sono arrivate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha scritto nel suo messaggio alla città ferita dalla strage: “La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato“. netto anche il sindaco Matteo Lepore: “Siamo qui per difendere la democrazia del Paese”. continua a leggere

