Fuga di massa sotto un cielo rosso fuoco, le fiamme sono alimentate anche dal vento e dalle alte temperature. Aiuti dalla Turchia e dalla Repubblica Ceca. Il racconto di un turista italiano a Rainews24

Rodi brucia e le fiamme non accennano a fermarsi. L’incendio che sta da ieri distruggendo l’isola è ancora fuori controllo: sabato le autorità hanno evacuato 30.000 persone tra abitanti e turisti: 2.000 hanno dovuto essere trasportate al largo delle spiagge via nave. Una vasta area di foresta è andata bruciata e sono state distrutte abitazioni private e lussuosi alberghi.
Necessario anche l’intervento delle navi della Marina greca che hanno raggiunto le zone colpite, tra le più frequentate dai turisti.
A rendere ancora più difficile il lavoro di 200 vigili del fuoco e i loro 39 mezzi, i forti venti uniti alle alte temperature di questi ultimi giorni. Secondo il bollettino meteo, oggi nelle aree continentali le temperature supereranno i 40 gradi: 43 gradi nel centro del Paese, 44 nel Peloponneso e 45 nella regione di Tessaglia.
La notte scorsa sono state evacuate le zone di Massari, Malonas e Haraki: i cittadini sono stati invitati da un messaggio del 112 a spostarsi verso il capoluogo. Nuovi rinforzi sono arrivati ieri notte a Rodi con due C-130 decollati da Elefsina.

Rodi, l’incendio è ancora fuori controllo: 30mila persone evacuate dall’isola, alcune dalle spiagge via nave – Il Fatto Quotidiano
All’alba cinque elicotteri, due dei quali dell’aeronautica militare, insieme a tre aerei, hanno iniziato a sganciare acqua, mentre in giornata è previsto l’arrivo di un velivolo dei vigili del fuoco dalla Repubblica Ceca e due dalla Turchia.
Cinque elicotteri e 173 vigili del fuoco impegnati nell’area, tre hotel della zona di Kiotari segnalati come danneggiati dalle fiamme. I funzionari dell’isola hanno annunciato di aver portato in salvo 30.000 persone minacciate dalle fiamme, 2.000 sono state trasportate al largo delle spiagge via nave.
La situazione è drammatica, scrive il giornaleTo Vima: i residenti cercano di aiutare a spegnere le fiamme con gli estintori.
I turisti e alcuni locali sono stati portati in palestre, scuole e centri congressi alberghieri, dove hanno passato la notte. Tre traghetti passeggeri sono stati ormeggiati al porto di Rodi per accogliere i soccorsi.

