Calciatore aggredisce l’arbitro, poi si suicida: tragedia in Argentina


articolo: https://www.corriere.it/sport/23_luglio_18/calciatore-aggredisce-arbitro-poi-si-suicida-tragedia-argentina-2aae7f46-2574-11ee-8ad9-e291f4ec7ab7.shtml

Williams Tapón e l’arbitro Cristian Paniagua prima della partita

Alexander Williams Tapón, calciatore dilettante, prende a pugni e a calci un arbitro. Denunciato per tentato omicidio, si suicida. Lascia moglie e due figli piccoli.

È stato trovato morto lunedì sera, un calciatore dilettante che aveva aggredito l’arbitro e che temeva di ricevere una denuncia penale. È successo a Sarandí, cittadina poco a sud di Buenos Aires. Alexander Williams Tapón, 24 anni, si è tolto la vita con un’arma da fuoco nei pressi della ferrovia non lontano da dove aveva aggredito il direttore, di gara, Cristian Ariel Paniagua, «colpevole» di aver ammonito per la seconda volta un suo compagno di squadra nel La Cortada Fc.

Vedendo la sanzione Tapón aveva reagito in modo particolarmente violento, con due pugni al volto e poi un calcio alla nuca del direttore di gara, che è anche svenuto ed è stato trasportato in ospedale per essere sottoposto a Tac. Paniagua aveva poi, verso le 21 di ieri, ora locale, presentato denuncia penale nei suoi confronti, e in quelli del calciatore che, ammonito, aveva reagito con uno spintone e insulti. Poi l’arbitro, 36 anni, aveva commentato: «Per fortuna mi sto riprendendo, ma avrebbe potuto uccidermi. Non si è scusato, mi ha detto solo “l’ho fatto nell’eccitazione del momento». Il giovane, invece, aveva chiesto scusa ai microfoni di Naza Tv, una piccola emittente della zona.

Nato e cresciuto nel quartiere di Agüero, sempre a sud di Buenos Aires e non lontano da dove si sono svolti l’aggressione e il suicidio, Tapón aveva fama di essere problematico e i compagni di squadra hanno spiegato alla stampa argentina che non era il primo caso di espulsione. Verso la mezzanotte tra lunedì e martedì ha mandato un messaggio alla moglie Agustina, poi è stato trovato morto. Oltre alla donna, scrive La Nación, lascia anche due figli, uno di due anni e uno di sette mesi.

La polizia ha subito classificato il caso come suicidio legato alla denuncia per «tentato omicidio aggravato nell’ambito di un evento sportivo». Secondo alcuni media locali, la famiglia del giovane avrebbe espresso rabbia nei confronti del direttore di gara.

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