L’annuncio di Emma Bonino: il tumore se n’è andato


“Credo di esserne quasi fuori”. Nel gennaio del 2015 informò l’opinione pubblica del cancro al polmone: “Ma io non sono la mia malattia”

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Emma Bonino (Bra, 9 marzo 1948) è una politica italiana.

È stata Ministro degli affari esteri della Repubblica Italiana nel Governo Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. È una delle figure più importanti del radicalismo liberale italiano dell’età repubblicana.

Dopo essere stata eletta negli anni settanta e ottanta del XX secolo per varie legislature deputata alla Camera e al Parlamento europeo, ricopre la carica di commissario europeo dal 1995 al 1999, per poi nel 2006 essere Ministro del commercio internazionale e delle politiche europee nel Governo Prodi II, e successivamente vicepresidente del Senato della Repubblica dal 6 maggio 2008 al 15 marzo 2013.

Oltre ad aver ricoperto importanti cariche nel Partito Radicale, è stata membro del comitato esecutivo dell’International Crisis Group, ideatrice e promotrice della Corte Penale Internazionale, professoressa emerita all’Università Americana del Cairo, delegata per l’Italia all’Onu per la moratoria sulla pena di morte, nonché fondatrice dell’organizzazione internazionale Non C’è Pace Senza Giustizia per l’abolizione delle mutilazioni genitali femminili.

Nel 2011 è l’unica italiana inclusa dalla rivista statunitense Newsweek nell’elenco delle “150 donne che muovono il mondo

 Nemo – Nessuno escluso – Emma Bonino – “Il tumore se n’è andato” – 

19 ottobre 2016 – Il tumore non c’è più, annuncia Emma Bonino. Una buona notizia che la leader radicale annuncia in tv. Pubblicamente, come quando aveva reso noto di essere malata. “Credo di esserne quasi fuori. Ho ancora delle verifiche ma credo che questo antipaticissimo signore, denominato tumore, anche molto maleducato perché io non è che lo avessi invitato ad abitare con me quando si è presentato, se ho capito bene, se ne sia andato“. Dell’intervista all’ex ministro degli Esteri, Bonino si dice tuttavia consapevole che la strada è ancora lunga: “Questo è un tipo di malattia, dicono i miei medici, da cui non si guarisce. Ci si impara a convivere“.

Un attacco hacker ha messo KO internet negli Stati Uniti


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Centinaia di siti sono stati irraggiungibili per ore in seguito a un DDoS, tra cui Twitter, Spotify, Reddit, eBay e PayPal

Alcuni siti come Twitter, Spotify, Amazon, Cnn e Financial Times (Ft) sono rimasti inaccessibili sulla costa orientale degli Stati Uniti per circa due ore a causa di maxi attacco hacker.
Ad annunciare il ritorno alla normalità dei servizi è stato il provider internet colpito dai pirati informatici: Dyn, che ospita i cosiddetti Domain Name Server (Dns), grazie ai quali il semplice nome di un sito web viene tradotto in un indirizzo IP che i computer usano per identificare se stessi su una rete.

La Stampa: La mappa delle zone nel mirino: la costa est è stata quella più colpita

KXIP vs KKR Live Score

Fonte e articolo: http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/attacco_hacker_twitter_spotify_new_york_times_financial_times-2039039.html

Il tipo di attacco sferrato e quello che viene identificato come DDoS (Distribuited Denial of Service): attraverso l’invio di una vera e propria valanga di “junk data“, dati spazzatura, si crea un sovraccarico di traffico che impedisce agli utenti di accedere a un sito.

Il Dipartimento per la sicurezza nazionale ha comunque avviato un’inchiesta e sta indagando insieme agli agenti Fbi e alle agenzie di intelligence. Il blocco è durato quasi tre ore. Ad essere presa di mira la Dynamic Nework Sevices, conosciuta come Dyn, società di servizi che ha la sua sede in New Hampshire e che gestisce i server di migliaia di imprese.

Maxi attacco hacker negli Usa: fuori uso centinaia di siti, da Twitter a Spotify

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