Inchiesta Gazzetta dello Sport sui cinesi del Milan ….


La prima pagina della Gazzetta dello Sport con l'inchiesta sui cinesi del Milan

04/10/2016 – La prima pagina della Gazzetta dello Sport con l’inchiesta sui cinesi del Milan – http://www.gazzetta.it/primapagina/?data=2016_10_04

Fonte e articolo completo : http://www.calcioefinanza.it/2016/10/04/inchiesta-gazzetta-dello-sport-sui-cinesi-del-milan/

Inchiesta Gazzetta dello Sport sui cinesi del Milan – Un reportage di quelli che da tempo non si vedevano sulla stampa italiana. Il giornalista della Gazzetta dello Sport specializzato nel business del calcio, Marco Iaria, è stato inviato dal suo giornale in Cina per raccogliere di persona e direttamente, attraverso le testimonianze di manager, addetti ai lavori ma anche della gente comune, informazioni sui soggetti (almeno quelli finora usciti allo scoperto) che potrebbero rilevare il Milan dalla Fininvest di Silvio Berlusconi.

Il quadro tracciato da Iaria non sembra essere particolarmente rassicurante

Li Yonghong, il presidente di Sino­-Europe Sports Investment Management Changxing, la società ­veicolo costituita appositamente per acquistare il club rossonero, è un perfetto sconosciuto non solo per i molti tifosi del Milan in Cina ma anche per coloro che appartengono alla business community e che sul calcio stanno investendo da tempo.

«Si diceva che fosse billionaire e che possedesse due società quotate in Borsa», fa notare Iaria sulla Gazzetta, «ma non ci sono riscontri in Cina sulla sua consistenza patrimoniale, anche perché i suoi affari si perdono in un reticolo di società e prestanome».

Tra gli uomini d’affari cinesi interpellati dal giornalista della Gazzetta c’è Feng Yin, titolare di Boafeng, società leader nei new media che, in joint-venture con Everbright, ha recentemente acquisito l’agenzia di diritti sportivi MP & Silva.

«Mai visto prima», riferisce Feng Yin dopo aver osservato la foto che ritrae Li Yonghong assieme a Berlusconi a Villa Certosa.

Scettico sull’operazione Milan anche James Tian, manager di Cicc (China International Capital Corporation Limited), tra le principali banche d’investimento del Paese, dove coordina le acquisizioni di società estere. «Gli investitori non sono noti, non sono player di primo livello della finanza e non lavorano nell’industria sportiva. Per i cinesi è più coerente che i club di calcio vengano acquistati da società o imprenditori già avviati», spiega Tian all’inviato della Gazzetta dello Sport.

un pò di tutto e di più……. spaziando dalla cronaca alla cultura e alla tecnologia ecc.

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