Da Corriere della Sera – Martedì 20 settembre 2011 – Economia/Mercati finanziari
Juventus, c’è lo stadio ma Piazza Affari si allontana:
Il rapporto non è mai stato dei più coerenti. Juventus, Lazio e Roma gli unici tre club che abbiano mai sperimentato in italia, hanno avuto storie sportive differenti. Splendori, ma anche pagine tristi e persino umilianti, come quella di calciopoli per la prima. Sotto il profilo più strettamente economico-finanziario, invece, non c’è dubbio che lo status della vecchia Signora sia sempre risultato superiore a quello delle due romane, fosse solo per il fatto di avere l’Exor degli Agnelli come socio di stragrande maggioranza. Per tutte le italiane, comunque, ha sempre pesato in negativo un argomento del tipo: non hanno ricavi stabili nè consistenza patrimoniale, visto che le loro entrate dipendono da risultati sportivi e valori dei calciatori che sono per loro natura aleatori (se non artificialmente manipolati), e dai proventi televisivi.
Colpisce allora che proprio poco dopo l’entrata in esercizio dello stadio di proprietà – una novità che avvicina la Juventus ai vari Manchester e Barcellona e va proprio nella direzione dello “spessore” economico e commerciale – per il club torinese scatti il “declassamento” dal segmento Star di piazza affari, comunicato ieri. E più in generale, visto che si è reso necessario l’azzeramento del capitale e un aumento per coprire le perdite per 95 milioni di euro, la stessa permanenza sul mercato azionario sia a rischio. Nulla da dire : le regole sono regole, e quelle del mercato sono chiare quanto a flottante e requisiti finanziari. Sarà, allora, che da noi il rapporto pallone-Borsa è nato sotto una cattiva stella . E che, a causa degli errori del passato, i due non possono proprio coesistere.

