Scontro sullo stipendio, ma il presidente della squadra attribuisce i danni alla giocatrice: «Abbiamo perso punti e sponsor»

Mille euro negati perché rimasta incinta senza aver comunicato prima l’intenzione della sua maternità al club. Con queste motivazioni i vertici del Volley Pordenone, ora rinominato in Maniago Pordenone, ha respinto l’ingiunzione presentata dalla sua ex giocatrice Lara Lugli, che voleva le fosse pagata l’ultima mensilità prima dell’interruzione del contratto, come da prassi in Italia quando una pallavolista aspetta un bambino. Non solo.
Il club ha anche citato per danni la giocatrice 41enne, perché avrebbe violato il contratto firmato nella stagione 2018-19, quando aveva quindi 39 anni, «vendendo prima la sua esperienza con un ingaggio sproporzionato e nascondendo poi la sua volontà di essere madre. Una scelta che ha portato la squadra a doversi privare di lei a stagione in corso, perdendo di conseguenza molti punti sul campo e infine anche lo sponsor». continua a leggere